Champions League: Juventus-Sporting, la carica di Spalletti

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E' ancora senza voce. "Mi hanno fatto urlare alla fine della partita contro la Cremonese" scherza Luciano Spalletti. Poi però c'è anche un po' di emozione, perché sarà il suo esordio allo Stadium alla guida della Juve e coinciderà con una sfida di Champions League.

"Se il calcio fosse un grande hotel, questa competizione sarebbe un po' come la suite o la lounge" il paragone dell'allenatore. La sua squadra deve necessariamente battere lo Sporting Lisbona, anche perché in questo momento è fuori dalle ventiquattro qualificate e ha ancora la casella delle vittorie vuota dopo tre giornate: "Ci aspetta una partita difficilissima, sono molto bravi a fare la sostituzione dei ruoli e hanno grandi qualità sulla trequarti - spiega sulla formazione portoghese guidata da Rui Borges - ma qui alla Juve lo slogan è 'fino alla fine': io aggiungerei 'oltre la fine', perché dobbiamo lottare per ogni cosa".

L'allenatore ci tiene poi a tornare sulle sue frasi legate alla corsa scudetto nel giorno della sua presentazione: "Non ho detto che dobbiamo vincerlo, ma che dobbiamo lottare - precisa il tecnico di Certaldo - e sappiamo che ogni giorno dobbiamo confrontarci con la storia di questo club: finché la matematica ce lo permette, dobbiamo avere l'ambizione di poter lottare". Così si torna ai discorsi da Champions e da Sporting Lisbona, con l'undici di partenza che ruota molto intorno a Kenan Yildiz. "E' a disposizione" annuncia Spalletti sul gioiellino turco, il quale si candida a tornare da titolare dopo il forfait di Cremona per gestione dei carichi di lavoro.

Per il 10 bianconero, Spalletti ha paragoni di lusso: "Ho avuto qualche grande calciatore, gli possiamo accostare Kvaratskhelia o Di Natale - i campioni affiancati al classe 2005 - ed è molto bravo a giocare da seconda punta o da esterno: a lui piace interpretare la posizione sul centro-sinistra, lo disturbano un po' i rientri di 100 metri. Ma nel calcio di oggi, i giocatori forti si adattano e sanno che devono dare una mano in fase difensiva". Oltre ad avere la tentazione di lanciare Yildiz dal primo minuto, il tecnico è orientato a riproporre l'esperimento di Cremona: Koopmeiners da braccetto sinistro ha convinto e si vuole insistere con questo nuovo ruolo per l'olandese, che andrebbe così a ricomporre il terzetto arretrato con Kalulu e Gatti. Anche per il resto della formazione Spalletti prenderà spunto dall'esordio vittorioso allo Zini, con Cambiaso e Kostic confermati sulle corsie laterali e la coppia Thuram-Locatelli a centrocampo. Vlahovic è sempre in vantaggio sulla concorrenza per giocare da riferimento avanzato, l'ultimo ballottaggio è tra Conceicao per una Juve più offensiva oppure McKennie per dare più equilibrio sulla trequarti. In porta invece ci sarà Di Gregorio, che misura la temperatura dello spogliatoio: "Dopo due vittorie si sta sempre meglio, ma sappiamo anche che non possiamo abbassare la guardia perché altrimenti si rischia di tornare al punto di partenza - dice l'estremo difensore - e ci sentiamo responsabili per l'esonero (di Igor Tudor, ndr): ci siamo chiesti che cosa non andasse. Contro Udinese e Cremonese abbiamo cercato di avere un atteggiamento più forte e responsabilizzato". 

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