Il Consiglio federale elvetico sta valutando una tassazione sulle vetture a batteria, finora esentate, per far quadrare i conti. Allo studio due proposte: una basata sui km percorsi e l'altra sulla corrente utilizzata per la ricarica
Maurizio Bertera
6 novembre - 13:41 - MILANO
Dalla vicina Svizzera arriva l'ennesimo segnale non positivo per l'auto elettrica. Il Consiglio federale (corrispettivo del nostro Governo), preoccupato per le mancate entrate - le accise da carburanti - dovute all'aumento del parco circolante delle auto a batteria e alla contestuale riduzione delle vetture termiche, sta pensando di tassare le prime dal 2030. Per ogni auto elettrica che sostituisce una termica l'ammanco medio annuo è di 600 franchi, poco meno di 650 euro. In Svizzera, attualmente, solo i proprietari di vetture tradizionali pagano le imposte sui carburanti, che foraggiano sia il Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato (Fostra), sia il Finanziamento speciale del traffico stradale (Fsts). E che, nell'economia della Confederazione valgono 1,3 miliardi di franchi (circa 1,4 miliardi di euro) l'anno. Per la cronaca, alla fine di agosto 2025, Auto-Schweiz ha stimato che la quota di auto elettriche nuove era del 21%, rispetto al 18,2% dell'anno precedente. Siamo su valori quattro volte superiori a quelli in Italia, prima del via all'ultima serie di incentivi. Per il Governo federale, però, tutti i veicoli, a prescindere dal sistema di propulsione, devono contribuire al finanziamento sostenibile delle infrastrutture ma in base alla filosofia del pay per use, secondo cui più si circola e più si paga. Un concetto di valutazione "svizzero": anche le sanzioni legate al Codice della strada non hanno, come avviene in Italia, un importo fisso ma vengono calcolate in base al reddito annuale del trasgressore.
CI VORRà UN REFERENDUM
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Per l'Esecutivo di Berna è giunta l'ora di correggere il tiro. Nella procedura di consultazione che dovrà concludersi entro il 9 gennaio 2026 sono state proposte due varianti. La prima, chiamata chilometraggio, prevede una tassa in funzione dei km percorsi in Svizzera. La tariffa sarebbe determinata pure in funzione del tipo di veicolo e del suo peso: il Consiglio federale ha proposto 5,40 franchi per 100 km percorsi, il che porterebbe un guidatore a pagare circa 580 euro per 10mila km percorsi all'anno. Nella seconda variante, denominata ricarica, sarebbe riscossa un'imposta sulla corrente utilizzata in Svizzera per ricaricare il veicolo elettrico, sia presso stazioni di ricarica pubbliche, sia private. La tariffa ammonterebbe a 22,8 centesimi di franco - quindi 0,25 euro circa - per chilowattora (kWh), a prescindere dal tipo di veicolo. Si discute anche sul trattamento da riservare alle ibride plug-in sulle quali si vorrebbe applicare la metà della tariffa, in quanto si tratta di mezzi elettrificati ma comunque alimentati anche a benzina o diesel. Per introdurre la nuova tassazione, fortemente sostenuta dal Dipartimento dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni, non basta un decreto dell'Esecutivo o un voto parlamentare. Siccome i proventi della nuova imposta confluirebbero (in parte) nel bilancio generale della Confederazione, servirà una modifica della Costituzione. E quindi da copione svizzero, saranno popolo e cantoni a decidere mediante il voto.









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