Il tecnico juventino proverà a trasformare la rabbia di Dusan in nuovi gol e magari in un futuro rinnovo. Ma se a febbraio lo tentasse una big?
La serranda più ricca e luccicante si è abbassata in anticipo e adesso a Dusan Vlahovic resta soltanto la vetrina della Signora. Il futuro del bomber con il contratto in scadenza a giugno è sempre un punto interrogativo, ma da giovedì notte una cosa è certa: le vie del mercato di DV9 si restringono. Dalla Serie A alla Super Champions, con in mezzo la Coppa Italia. L'esposizione di DV9 durerà ancora 190 giorni, non uno di più. A fine maggio si chiude il sipario. A Wembley la Serbia ha perso le ultime speranze di qualificarsi al Mondiale 2026 e Dusan anche la possibilità di sfruttare la mostra estiva tra Usa, Canada e Messico per attirare qualche compratore last minute. Saranno unicamente le prestazioni e i gol con la Juventus a indirizzare il prossimo contratto dell'ex Fiorentina. Buone e cattive notizie si intrecciano, anche per i bianconeri: dipende dai punti di vista e da come si guarda la faccenda. Ma un aspetto positivo per l'ad Damien Comolli c'è ed è innegabile: il rischio che la Coppa del Mondo potesse far slittare i tempi dell'incontro Juventus-Vlahovic è già evaporato. Il 24 maggio Dusan terminerà il suo quinto campionato con la Juventus e sulla carta avrà 40 giorni - e nessuna distrazione Mondiale - per decidere se prolungare il matrimonio o divorziare da svincolato. "C’è un accordo tra Vlahovic, Chiellini e Modesto - ha svelato Comolli nei giorni scorsi - per sedersi attorno a un tavolo a fine stagione". Buoni propositi, ma non è detto che bastino. Molto, se non tutto, dipenderà dai quattrini. Il rinnovo di Vlahovic alle cifre attuali (12 milioni netti) è impossibile. Il discorso, almeno in teoria, potrebbe cambiare se il serbo decidesse di accettare un taglio allo stipendio quasi della metà: intorno ai 7-8 milioni con i bonus.
vlahovic fuori dai mondiali, i pro della juve
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Se DV9 lo accetterà è impossibile da sapere adesso. Sette mesi e mezzo sono lunghi a prescindere e soprattutto nel calcio. Tutto può cambiare, anche in fretta. Vlahovic non può più sperare nell'effetto Mondiale, il suo futuro passerà dalla Juventus. Più gioco, più segno e più aumento le chance di firmare un buon contratto lontano da Torino o ancora con i bianconeri. L'arrivo di Spalletti non ha cambiato lo status di Dusan, ma l'umore sì: sempre in scadenza, però di nuovo titolare e al centro dell’attacco della Signora. "Dusan è contento e vorrebbe restare", ha detto pubblicamente l'ex ct azzurro. Vlahovic non si è spinto oltre il più classico dei "mai dire, mai", però intanto ha ripreso a segnare: gol su rigore all’Udinese, nella prima uscita post Tudor col traghettatore Brambilla in panchina. E timbro pesante nell'1-1 contro lo Sporting, nella serata del debutto Champions di Lucio sulla panchina della Signora. Il centravanti serbo, tra alti e bassi, panchine e partenze dal primo minuto, ha segnato 6 gol finora: 3 in Serie A e 3 in Europa. Numeri non eccezionali, ma sufficienti per essere il miglior goleador della Signora. Jonathan David è fermo alla rete contro il Parma di fine agosto, mentre Lois Openda non esulta da più di 7 mesi (11 aprile).
juve, che vlahovic tornerà dalla serbia?
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Adesso c'è soltanto la Signora per Vlahovic. Ma come in tutte le cose c'è anche un rovescio della medaglia, più pericoloso e imprevedibile. Dusan è in scadenza e a partire dai primi mesi del 2026 potrebbe accordarsi con un nuovo club per l'estate, da svincolato. Bayern, Atletico, Tottenham, Manchester United e Barcellona tengono le antenne dritte: non capita tutti gli anni l'opportunità di ingaggiare a parametro zero un nove di 25 anni, della Juventus e con 64 gol in 160 uscite con i bianconeri. Tradotto: qualche top club potrebbe giocare d'anticipo per evitare traffico e aste su stipendio e premio alla firma. E se Dusan a febbraio ricevesse una proposta di quelle irrinunciabili a livello di stipendio (8-9 milioni) con allegato un sontuoso bonus d'entrata per rendere la torta ancora più ricca? Rinunciare sarebbe dura, a maggior ragione adesso che l'attaccante di Belgrado non può più nemmeno sperare nella vetrina della Coppa del Mondo. Il rischio più grande, però, sarebbe per la Juventus che nel caso si troverebbe a dover gestire un separato in casa con un contratto nuovo in tasca e uno stimolo Mondiale in meno.










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