IA e agricoltura, 'nell'era agentica intero ecosistema connesso'

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Sistemi predittivi, autonomi, intelligenti, creati per salvaguardare il suolo. Alla fiera Agritechnica di Hannover le ultime innovazioni, incentrate su tecnologie innovative, come l'intelligenza artificiale. "L'IA ci permette di avanzare nelle nostre soluzioni", ha detto Gerrit Marx, Ceo di Cnh, il gruppo industriale italo-statunitense che gestisce i marchi Case IH, New Holland Agriculture e Steyr.
    "Solo il 10% del suolo sulla Terra è disponibile per l'agricoltura", ha proseguito. "Il nostro compito è sfruttare la tecnologia per preservalo e cercare di bilanciare fabbisogni produttivi e durata nel tempo".
    "Siamo nell'era dell'IA agentica", prosegue il Ceo, "con questa, possiamo connettere tutto l'ecosistema agricolo per creare, ad esempio, gemelli digitali che simulino un processo produttivo così da ottimizzare le culture e prevenire i problemi. I dati ricevuti e le nuove informazioni generate dagli algoritmi consentono di adattare le decisioni, in maniera intelligente, basate sul meteo, il tipo di suolo e di coltivazione".
    Per questa trasformazione, la connettività è fondamentale.
    Cnh si affida alla rete di satelliti di Starlink per abilitare lo scambio di dati tra aree remote e centri di gestione, oltre che per attivare progetti pilota di lavoro autonomo. "Il fine è coprire l'intero ciclo agricolo. Abbiamo bisogno di più cibo ma anche di proteggere l'ambiente dal quale viene prodotto".
    FieldOps è il nome della piattaforma sviluppata da Cnh per unificare i dati raccolti dall'azienda agricola, tramite i dispositivi connessi. "Si va dalla comprensione di come si sta svolgendo il lavoro all'opportunità di modificare il programma in corso", spiega Jay Schroeder, Cto di Cnh. "È una finestra sempre aperta, in tempo reale, sulla flotta in uso, con un'interfaccia semplice e consultabile anche in mobilità".
   
   

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