Evitare lunghe permanenze dei minori negli istituti e affidamenti sine die di quelli allontanati dalle famiglie d'origine. Sono gli obiettivi del disegno di legge, in materia di tutela dei minori in affidamento, a firma Roccella-Nordio e composto da tre articoli, approvato dalla Camera con 131 favorevoli e nessun voto contrario. Le opposizioni si sono astenute.
Il provvedimento prevede l'istituzione di un Registro nazionale delle famiglie affidatarie, delle comunità di tipo familiare e degli istituti di assistenza pubblici e privati presso il Dipartimento per le politiche della famiglia e un Registro dei minori affidati in ciascun tribunale. Il registro nazionale dovrà monitorare che vi siano le condizioni per il ricorso a tale istituto, "nel superiore interesse del minore che si trovi temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo, evitando situazioni di collocamento improprio".
Il Dipartimento acquisirà dagli enti locali i dati e le informazioni utili al monitoraggio adottando soluzioni tecnologiche che semplifichino la condivisione dei dati. Le modalità di tenuta del registro e di acquisizione dei dati sono demandate ad un decreto del ministro per la famiglia da adottare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del disegno di legge.
Il registro presso ciascun tribunale, invece, contiene un capitolo specifico per ciascun minore sottoposto a procedura di affidamento. L'articolo 2 del ddl prevede infine l'istituzione, presso il Dipartimento per le politiche della famiglia, dell'Osservatorio nazionale sugli istituti di assistenza pubblici e privati, sulle comunità di tipo familiare e sulle famiglie affidatarie.
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