Il vicepresidente esecutivo della Pirelli, Marco Tronchetti Provera, ha criticato le scelte europee che forzano il passaggio alle auto elettriche: "Ci sono varie tecnologie e combustibili alternativi all'elettrico e avremmo dovuto puntare su quelli. Invece ci siamo sparati contro il muro dell'elettrico. Non possiamo competere con un'azienda asiatica che ha tutte le materie prime e un costo del lavoro che è la metà, se non un terzo, del nostro"
14 novembre 2025 (modifica alle 18:22) - MILANO
Auto elettriche unica possibilità d'acquisto dal 2035: lo dice la legge. Per ora. Ma i ripensamenti nell'Unione europea sono tanti, e le trattative in corso lunghe e complesse, fra cui l'ipotesi di spostare il divieto al 2040. Perché ci si è resi conto che la realtà del mercato non è quella ipotizzata dai legislatori europei. I dubbi provenienti dal mondo industriale sono sempre più numerosi e consistenti. Come quello espresso da Marco Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo della Pirelli. Il 14 novembre, a margine della presentazione del Calendario 2026, parlando con la stampa il manager milanese non ha risparmiato critiche alla scelta compiuta dalle istituzioni Ue: "Il mondo dell'automotive a livello di Ue ha tentato un suicidio quasi perfetto. Passare all'elettrico come un mantra, nella regione del mondo in cui la competenza motoristica è unica, ha portato come risultato finale a non avere capacità competitiva nell'elettrico. Non l'abbiamo perché non abbiamo le materie prime. Con il costo del lavoro che c'è in Europa, non possiamo competere con un'azienda cinese o asiatica che ha tutte le materie prime e un costo del lavoro che è la metà, se non un terzo, del nostro". Questi aspetti sono stati più volte evidenziati in questi anni da Gazzetta Motori nel corso di numerosi approfondimenti in materia, nei quali abbiamo sottolineato in modo chiaro come una conversione rapida verso auto elettriche più costose delle termiche avrebbe inevitabilmente generato perdite di volumi con danni per l'industria e l'occupazione, in termini di milioni di posti di lavoro.
tronchetti provera, ci sono tante alternative all'elettrico
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Ma allora non c'è più niente da fare? Tronchetti Provera sostiene esattamente il contrario: "Si è pensato che ormai la partita fosse persa ma io sono convinto che non sia così. In Europa ci sono competenza e qualità per fare delle belle auto a un costo competitivo, con dei bei motori a combustione interna o ibridi con dei combustibili alternativi".
La Gazzetta dello Sport
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