Svelato l'effetto specchio nel deserto di sale boliviano VIDEO

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Sono le oscillazioni del clima e l'andamento delle piogge a determinare lo spettacolare effetto specchio che caratterizza la distesa salata Salar de Uyuni, in Bolivia. Lo dimostra lo studio che per la prima volta unisce dati del programma europeo di osservazione della Terra Copernicus con misurazioni sul campo mai realizzate prima. I risultati sono pubblicati sulla rivista Communication Earth & Environment da un team internazionale a cui l'Italia partecipa con l’Istituto di biofisica e l’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche.

“Durante la stagione delle piogge, un sottile strato d’acqua di pochi centimetri ricopre il deserto e lo trasforma in un immenso specchio, tanto perfetto da sembrare irreale e fargli guadagnare la qualifica di ottava meraviglia naturale del mondo”, spiega Francesco De Biasio del Cnr-Isp. "Ai radar altimetri satellitari quella superficie appare liscia come un oceano immobile, eppure i venti che soffiano liberamente sull’altopiano dovrebbero incresparla e inibirne la riflessione speculare".

Per verificare queste osservazioni, è stata organizzata una spedizione nel cuore del Salar, sincronizzata con il passaggio del satellite. “Nessuno aveva mai condotto misurazioni dirette nel centro del deserto nella stagione delle piogge, e la salinità elevatissima dell’acqua costituiva un pericolo sia per il mezzo che per gli strumenti”, aggiunge il ricercatore.

"Nonostante la profondità dello strato d’acqua superficiale sia da più fonti indicata pari a 30 centimetri, nel sito della campagna è stato sorprendentemente misurato uno spessore di appena 1,8 centimetri, così ridotto da rendere quasi impossibile la formazione di onde in grado di disperdere uniformemente la luce naturale, e ancor meno gli impulsi dei satelliti altimetrici. Eppure - continua De Biasio - una leggera corrente, variabile nel tempo e probabilmente legata ai cambiamenti di direzione del vento, è risultata ben evidenziata durante l’esperimento, che ha anche individuato l’esistenza, sulla superficie, di fiocchi di sale galleggianti. Questi minuscoli cristalli potrebbero forse comportarsi come tensioattivi naturali, in grado di smorzare le increspature e mantenere la superficie eccezionalmente liscia”.

Nel corso dell’anno, l’intensità dei segnali radar riflessi dalla superficie è estremamente variabile, segno che cambiano le condizioni del deserto e con esse anche l'effetto specchio.

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