Sky Up The Edit: più di 2500 ragazzi per il progetto che promuove l'inclusione digitale tra i giovani

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Presenti anche il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, Paolo Bertolucci e Paolo schiavone per parlare di sport e rispetto

14 novembre 2025 (modifica alle 21:53) - MILANO

Nuova tappa nelle scuole per Sky Up The Edit, il progetto di Sky dedicato agli studenti dagli 8 ai 18 anni incentrato sullo sviluppo delle competenze digitali dei ragazzi e che ha portato alla creazione di contenuti sul tema del rispetto. L’appuntamento, svoltosi al Liceo Scientifico Primo Levi di Torino, ha visto la partecipazione di oltre 180 ragazzi in presenza e di circa 2.500 collegati da tutta Italia. L’incontro è stato moderato da Sarah Varetto insieme al direttore di Sky Sport Federico Ferri e ha coinvolto il Ministro dello Sport e dei Giovani Andrea Abodi, l’ex tennista Paolo Bertolucci e il tennista e imprenditore Paolo Schiavone. Lo sport, e il tennis in particolare, è stato il grande protagonista del progetto, in quanto stimolo per imparare regole e comportamenti come il rispetto per l'avversario, la gestione della pressione e il lavoro quotidiano. 

le parole di abodi

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Il Ministro durante l'evento ha sottolineato la necessità di rendere lo sport accessibile e parte integrante della formazione scolastica: “Non posso immaginare, come invece mi è successo di registrare, che uno studente o una studentessa vengano messi nella condizione di scegliere tra sport e scuola. Ci deve essere un'alleanza, ci deve essere un rispetto reciproco, e quindi le regole vanno cambiate per fare in modo che questo rispetto si manifesti diffusamente: pensare che lo sport sia una distrazione rispetto alla scuola secondo me è un errore clamoroso”. Abodi si è poi concentrato anche sul tema del rispetto: "Una parola chiave anche dello sport, nei confronti di se stessi, degli altri, del contesto, della natura che ci circonda, della nostra città e del bene comune. È un principio che lo sport certamente allena e che noi dobbiamo cercare di promuovere offrendo delle opportunità, mettendolo a disposizione nelle scuole e aiutando chi non riesce a fare sport per ragioni anche economiche”.

Bertolucci e schiavone

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Durante l'incontro c'è stato anche spazio per parlare di tennis. Bertolucci ha infatti spiegato come nel professionismo rivalità e convivenza debbano coesistere all'insegna del rispetto: "I giocatori vivono 40 settimane all'estero ogni anno, con il proprio team a disposizione, ma poi lo spogliatoio è comune. I giocatori avversari si ritrovano qui prima del match, per cui c'è uno scambio continuo; poi si va in campo e c'è la battaglia, la battaglia sportiva, ma alla base c'è un profondo rispetto perché tutti sanno perfettamente quanto lavoro e quanti sacrifici ci siano dietro nel tentativo di migliorarsi”. Paolo Schiavone è invece tornato sul ruolo dello sport a  scuola: "Bisogna capire che lo sport non è un modo per evadere dallo studio. Anzi è un di più, proprio come accade nei college americani, dove fa parte dei programmi scolastici: in Italia invece questo è poco diffuso”. 

La Gazzetta dello Sport

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