Scarto tachimetro: perché in tutte le auto la velocità non è quella reale

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Un regolamento internazionale impone a tutti i veicoli di visualizzare una velocità superiore a quella effettiva. Modalità e ragioni

Giuseppe Biondo

15 novembre - 10:19 - MILANO

Il tachimetro non indica la velocità reale. La velocità indicata dalla lancetta o dalla strumentazione di bordo non può mai essere inferiore a quella reale. Il tachimetro di un’auto, di una moto, di uno scooter o di un pullman non deve indicare una velocità più bassa di quella effettiva. Ad esempio, non può accadere che il tachimetro segni 100 km/h quando l’auto procede a 105. Lo impone una normativa specifica, derivante dal regolamento Unece 39 (commissione economica europea dell'Onu che sovrintende anche alle regolamentazioni tecniche) a cui tutti i costruttori devono attenersi.

SCARTO TACHIMETRO

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Il regolamento R39 definisce i requisiti per l’omologazione dei veicoli di categoria L, M e N, cioè moto/scooter, auto e mezzi pesanti con riferimento a tachimetro e contachilometri. Se sulla precisione dell’ultimo non ci sono indicazioni, su quella del tachimetro invece la norma è molto precisa: il veicolo deve indicare una velocità viziata da un certo margine d’errore, mai inferiore a quella reale (al più può essere identica) e non superiore a una certa soglia. Lo scarto ammesso è compreso tra la velocità reale e la velocità reale maggiorata del 10% + 4 km/h.

ESEMPI CONCRETI

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Ecco alcuni esempi pratici, validi per auto nuove o recenti di ogni categoria, costruttore e prezzo:

  • a 50 km/h reali la velocità indicata dal tachimetro deve essere compresa tra 50 e 59 km/h; 
  • a 70 km/h reali, tra 70 e 81 km/h; 
  • a 90 km/h reali, tra 90 e 103 km/h; 
  • a 110 km/h reali, tra 110 e 125 km/h; 
  • a 130 km/h reali, tra 130 e 147 km/h.

LA RATIO

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Ma quali sono i motivi per cui il regolatore ha imposto che l’andatura dei veicoli deve essere sovrastimata (entro un certo limite) ma mai sottostimata? In primis per sicurezza: se il tachimetro indicasse una velocità inferiore a quella reale il conducente potrebbe superare i limiti inconsapevolmente, rischiando incidenti o sanzioni. E poi per questioni tecniche: la velocità mostrata dalla strumentazione è influenzata da fattori che possono variare nel tempo, fattori di natura fisica (pressione e usura pneumatici o diametro dei cerchi) e/o ambientale (temperatura o carico del veicolo). Lo scarto tachimetro, dunque il margine previsto dal regolamento, serve a garantire che, anche al variare dei parametri che la influenzano, la velocità mostrata al conducente non sia inferiore a quella effettiva.

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