Sinner e Alcaraz stanno con Gaudenzi: "Davis ogni due anni, aumenterebbe il fascino"

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Jannik: "Con questo calendario è difficile che ogni anno ci siano i migliori di ogni Paese". Carlos: "L'impegno dei giocatori sarebbe maggiore". L'attuale ciclo triennale delle Final 8 a Bologna si chiuderà nel 2027 

14 novembre - 18:04 - TORINO

Andrea Gaudenzi: "In un mondo ideale penso che la Coppa Davis potrebbe svolgersi nell’arco di due anni. Per quanto ne so, non esiste nessuna Coppa del Mondo sportiva che si svolga ogni anno". Carlos Alcaraz: "Penso che giocare ogni anno non sia bello come potrebbe essere se si giocasse ogni due o tre anni. In quel caso l’impegno dei giocatori sarebbe ancora maggiore. Devono fare qualcosa per rendere la Coppa Davis unica". Jannik Sinner: "Vorrei che la Davis si svolgesse ogni due anni. Con questo calendario è difficile che ogni anno ci siano i migliori di ogni paese". Nel giro di qualche ora, il presidente dell’Atp, il numero 1 e il numero 2 al mondo, dallo stesso palco della sala stampa dell’Inalpi Arena, hanno pronunciato parole simili sulla competizione per nazioni dal fascino sbiadito, in uno sport che dà più peso ai trofei individuali (Slam in primis). 

pressione

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Se due indizi fanno una prova, la sensazione è che stia montando sempre di più la pressione da parte dei giocatori, che già si lamentano del calendario fitto e logorante del circuito professionistico. Le argomentazioni di Sinner, peraltro, non si sono limitate alla cadenza biennale della manifestazione: "Sarebbe anche bello poter scegliere, fare il lancio della monetina, o qualsiasi altra cosa, e giocare in questo o quello stadio, vendendo i biglietti. Purtroppo non ho mai giocato la vera Coppa Davis, quella in trasferta, in Argentina o in Brasile, dove l’intero stadio non è contro di te, ma per l’altra squadra. Credo che questa sia la Coppa Davis. Noi italiani siamo fortunati perché possiamo giocare qui. Allo stesso tempo, può succedere che l’Australia giochi contro gli Stati Uniti l’anno prossimo, magari a Bologna: non si avrebbe la stessa sensazione di Davis che giocandola in casa dell’una o dell’altra".

scelte

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Alcaraz guiderà la Spagna nelle finali di Bologna della prossima settimana, dove non ci saranno né Sinner né Musetti. Va però ricordato che Carlos saltò la Davis per tutto il 2023 e, quest’anno, ha rinunciato ai match di qualificazione di settembre, dopo il trionfo agli Us Open: senza di lui gli spagnoli hanno rischiato l’eliminazione contro la Danimarca. Jannik, dal canto suo, è stato protagonista dei successi azzurri nel 2023 e nel 2024 e quest’anno ha deciso di prendersi una pausa dalla Davis. La manifestazione ricade sotto l’egida dell’Itf: qualsiasi modifica del format può deciderla soltanto la Federazione internazionale del tennis, che ha assegnato alla Fitp l’organizzazione della Final 8 fino al 2027. La prima edizione del ciclo triennale si svolgerà a Bologna, destinata a ospitare la Davis anche nei due anni successivi.

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