Sinner-Alcaraz, il duello infinito: l'assalto di Jannik al n. 1 riparte a febbraio

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A Torino si chiude una stagione incredibile: otto titoli e dominio sulla terra per lo spagnolo, cinque trofei e due Slam per l'azzurro nonostante i tre mesi di stop. E nel 2026 la lotta per il trono riparte

15 novembre - 09:53 - TORINO

Carlos Alcaraz chiuderà l’anno in testa alla classifica, per la seconda volta in carriera dopo il 2022, indipendentemente dall’esito delle Atp Finals. Il ranking live vede, al momento, lo spagnolo a quota 11.650 punti, seguito da Jannik Sinner a 10.600. I duellanti sono impegnati oggi nelle semifinali dell’Inalpi Arena. Anche nell’ipotesi migliore per l’italiano - la sua vittoria bis a Torino e l’eliminazione di Alcaraz in semi - il primo posto non cambierebbe padrone: Alcaraz resterebbe a 11.650, Sinner salirebbe a 11.500. Di contro, in caso di successo, Carlos potrebbe raggiungere quota 12.550. Rileggendo i risultati del 2025, dov’è che Alcaraz ha fatto la differenza? Ci facciamo aiutare dalla tabella comparativa che abbiamo preparato.

nel 2025

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È stato un anno incredibile per entrambi: la miglior stagione di sempre per Alcaraz, con otto titoli in bacheca, ma cosa dire di Sinner? La vicenda Clostebol l’ha tenuto lontano dal circuito per tre mesi all’inizio dell’anno, eppure è riuscito a conquistare cinque titoli, dividendo con il rivale il bottino più pregiato, quello degli Slam. Due a testa: Australian Open e Wimbledon per Sinner, Roland Garros e Us Open per Alcaraz. Va anche detto che, proprio a causa della sospensione, l’azzurro ha potuto giocare meno tornei: 12 (comprese le Finals) contro i 16 dello spagnolo. Il 2025 si è aperto con il trionfo di Sinner a Melbourne, per il secondo anno di fila. Poi la sospensione concordata con la Wada. Inizialmente Alcaraz, pur racimolando 900 punti tra Rotterdam e Indian Wells, non ne ha approfittato ("la pressione per l’assenza di Jannik mi ha ucciso"), ma con l’avvio della stagione sull’amata terra è rinato. Vittoria a Montecarlo e finale a Barcellona (ko con Rune anche a causa di un problema fisico che l’ha costretto a rinunciare a Madrid). Poi, quando Sinner è rientrato, doppio colpo agli Internazionali d’Italia e al Roland Garros, battendo Jannik in finale e annullando tre match point nella memorabile partita di Parigi. È in primavera che Alcaraz ha posto le basi per il primato in classifica. Sinner si è preso la rivincita a Wimbledon, il momento più alto della stagione per lui. Poi l’altro ha compiuto uno scatto, decisivo, nella trasferta americana: vittoria a Cincinnati, incoronazione agli Us Open. A settembre Alcaraz si è ripreso lo scettro della classifica ufficiale, quella basata sui risultati delle ultime 52 settimane. Jannik, allora, ha cominciato una rincorsa tra l’Asia e l’indoor europeo culminata con i due titoli consecutivi (Vienna e Parigi) e il ritorno in testa. Ma è durato solo una settimana. Scartando i punti dell’anno scorso, all’inizio delle Finals Alcaraz si è ripreso il trono e, vincendo le tre partite del round robin a Torino, ha conquistato la certezza matematica di chiudere il 2025 in testa.

nel 2026

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La saga "Sincaraz" non è di certo terminata per questa stagione. Tutti aspettano di rivedere i duellanti in finale a Torino. Dal punto di vista della classifica, però, ogni discorso è rimandato al prossimo anno. Sinner quando potrà sorpassare nuovamente Alcaraz? Non a gennaio. Dovrà scontare i 2000 punti dell’Australian Open (contro i 400 di Alcaraz) e può solo sperare di non vedere il gap aumentare. Da febbraio in poi, però, partirà l’assalto. Jannik non avrà punti da difendere fino alla finale di Roma di maggio, mentre Carlos dovrà lasciare sul terreno 2340 punti. La trasferta americana, con i due Masters 1000 di Indian Wells e Miami (e quindi con i 2000 punti in palio), potrà essere il luogo di una prima resa dei conti.

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