Il Napoli ha dilapidato un vantaggio di sei punti e in tre giornate l'Inter l'ha agguantata, all'inseguimento (con la Roma) del Milan capolista, e ora si presenta col morale a mille nella sfida del Maradona, test significativo nella lunga volata scudetto, primo di tre turni in otto giorni che daranno un primo assetto stabile alla classifica, mai affollata al vertice come quest'anno. Ci sono infatti quattro squadre in un punto, otto in cinque punti, e tutte con le carte in regola per durare.
Sarà un weekend comunque infuocato perchè sono previste altri due match clou, Lazio-Juventus e Fiorentina-Bologna, col calendario che concede chance migliori a Milan, Roma e Atalanta.
La Champions ha sorriso solo all'Inter mentre continua la fase opaca dell'Atalanta, peraltro l'unica imbattuta, e quella negativa di Napoli, Fiorentina e Juve, con nubi minacciose che incombono sulla panchina di Tudor.
Se era intuibile il ritorno in grande stile dell'Inter, che Chivu ha rigenerato attingendo a un mercato non eclatante ma intelligente, nessuno poteva preventivare un improvviso crollo del Napoli, caduto a Torino e poi naufragato a Eindhoven con un umiliante 2-6. Conte schiuma rabbia per il crollo in Champions, ma sono quattro le trasferte di fila senza un punto e la convivenza tra De Bruyne e McTominay appare ardua. Vacillano difensori esperti come Buongiorno e Beukema, le assenze di Rrahmani, Lobotka e Lukaku pesano ma non spiegano l'impasse. Basterebbe una vittoria con l'Inter per cancellare molte ombre, ma gli ospiti volano con leggerezza e si sono permessi di far rifiatare in parte tanti titolari in Belgio.
Molto delicata e' la sfida dell'Olimpico tra una Lazio incerottata (out anche Cancellieri e Tavares) e deludente (anche se con molte giustificazioni) e una Juve che sembra avere sbagliato ancora una volta il mercato e che non vince da sette gare. La prova d'orgoglio di Madrid, che non ha evitato la sconfitta, non sposta il bilancio negativo di Tudor, sotto osservazione dal club che non gli perdonerebbe un altro ko. Per il tecnico è una sfida con la squadra che ha allenato per un breve periodo con contrasti evidenti con Isaksen e Guendouzi, che vorranno prendersi una rivincita. Nella Juve continua a essere improduttivo un attacco che e' stato inutilmente rinforzato. Diverso il discorso dell'Atalanta che di occasione ne crea molte, ma non le sfrutta, e sta recuperando il suo perno offensivo Scamacca. Juric spera di rifarsi contro la Cremonese che ha inserito Vardy ma che non vince dalla seconda giornata.
La terza inseguitrice del Milan, la Roma, sembra essere in regressione e comincia ad avere il tabu' dell'Olimpico, col quarto ko incassato, il secondo in Europa League contro avversarie non trascendentali. L'attacco continua a stentare, Gasperini ruota senza frutto una parte della rosa in cui crede poco. Ora però torna in trasferta (dove ha sempre vinto) in casa del Sassuolo che Grosso sta conducendo in alto grazie al tridente offensivo guidato da capitan Berardi. Difficile aspettarsi un pari visto che in sette gare gli emiliani ne hanno collezionato uno e i giallorossi nessuno.
E' atteso con curiosità il ritorno in campo del Como dopo la super vittoria sulla Juve: Fabregas ha scontato la squalifica e dirigerà Nico Paz e Morata che guideranno l'attacco mentre sta per tornare in forma l'atteso Diao, protagonista l'anno scorso. I lariani sono favoriti nella trasferta col Parma di Cuesta che conta molto sull'abilita' del portiere Suzuki. Fiorentina e Bologna festeggiano le vittorie in Europa, che incidono pero' diversamente nella stagione. Per i viola, ultimi, e' un esame da non fallire per non precipitare e conquistare i primi punti in casa. Pioli ha fatto riposare Gosens e Kean in Coppa, Vincenzo Italiano (messo ko da una polmonite) si gode una classifica incoraggiante e una squadra che ormai gioca a memoria, condotta da Orsolini e puo' inguaiare la sua ex squadra. Il Torino che ha compiuto due imprese, in trasferta con la Roma e in casa col Napoli, deve imparare a essere continuo.
Il rinfrancato Baroni puntera' ancora su Simeone e Adams per fare la festa al Genoa in crisi che sta facendo valutazioni sul futuro di Vieira. Zaniolo si è sbloccato col gol con la Cremonese e l'Udinese conta molto sull'affiatamento che si sta sviluppando con Davis per rafforzare una classifica comunque positiva nella sfida con il Lecce di Di Francesco che, dopo un inizio disastroso, ha conquistato 4 punti in tre gare. Decisamente messo peggio è il Verona di Zanetti che ha il peggior attacco (solo 2 gol segnati) nonostante le qualità mostrate dalla coppia Orban-Giovane, che però finalizzano poco. Nuovo test sarà la sfida col Cagliari di Pisacane che proverà a raggiungere, con il duo Borrelli-Folorunsho, quel successo che manca da tre partite.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA

15 ore fa
2








English (US) ·