Centocinquantotto giornalisti
minacciati in più. In un aumento del 78% rispetto all'anno
precedente. Sono quelli registrati dall'osservatorio Ossigeno
per l'informazione e presentati a un convegno alla Casa del Jazz
di Roma per celebrare la Giornata mondiale dell'Onu per mettere
fine all'impunità per i crimini contro i giornalisti, che cade
il 2 novembre.
Solo nei primi sei mesi del 2025 i cronisti che hanno subito
intimidazioni sono stati 361, contro i 203 dello stesso periodo
nel 2024. Praticamente sono quasi raddoppiati. Il numero degli
episodi intimidatori classificati come deliberate violazioni
della libertà di informazione è aumentato del 46%: sono stati
107 gli episodi di questo tipo, rispetto ai 73 del primo
semestre 2024. E sono aumentate del 10% le minacce provenienti
da esponenti pubblici, con oltre la metà che provengono da
istituzioni locali (comunali o regionali) che in un terzo dei
casi fanno ricorso a querele pretestuose, ma pure a minacce
social o insulti (questi ultimi in salita del 17%).
Crescono del 10% gli episodi di aggressione, soprattutto
contro i cronisti locali impegnati a documentare situazioni di
degrado e abusivismo. Le azioni legali pretestuose, le Slapp,
restano la seconda forma più utilizzata, dopo gli avvertimenti,
per intimidire i giornalisti.
A livello territoriale, Lombardia, Lazio e Sicilia rimangono
le regioni con il più alto numero di minacciati. L'Abruzzo - che
registra il 3% delle vittime totali - peggiora la sua posizione
in classifica per quanto riguarda la pressione intimidatoria
(calcolata con il rapporto fra il numero di minacciati e la
popolazione giornalista).
Tra gli aspetti più preoccupanti che si leggono nel rapporto,
c'è l'aumento della tendenza a non denunciare gli abusi fisici e
verbali: nell'81% dei casi le vittime preferiscono non affidarsi
alla giustizia, mentre nello stesso periodo del 2024 si trattava
'soltanto' di una persona su due. Diminuiscono invece le minacce
di genere, ovvero rivolte alle giornaliste, ma cresce la
tendenza a non segnalarle alle autorità competenti.
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10 ore fa
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