Conte e Ruffini, doppia spinta per le primarie del campo largo

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Il frontman del campo largo per affrontare le politiche 2027 non è scontato, ma va scelto attraverso primarie di coalizione o percorsi simili. Dal Salone della Giustizia arriva un doppio avviso per il Pd di Elly Schlein: dal presidente del M5s Giuseppe Conte e dal leader del movimento 'Più Uno' Ernesto Maria Ruffini. Due personalità molto differenti del centrosinistra che, però, usano argomenti molto simili sia in tema di costruzione dell'alleanza per scongiurare un Meloni bis, sia quanto alla scelta della leadership.

"Il campo largo è una formula giornalistica, non ha senso", premette Conte. Che, subito dopo, mette in chiaro "la determinazione da parte del M5s per primo a costruire un progetto progressista forte" con "un contenuto". Successivamente, anche "sulla base di quella che sarà la legge elettorale, troveremo il modo per farci rappresentare e affidare questo progetto al candidato o candidata più efficiente ed efficace", attraverso "primarie o altri metodi".

Anche l'ex direttore dell'Agenzia delle Entrate si mostra molto critico sulla formula del campo largo: "Fino ad ora non ho capito cosa sia, se non una sommatoria di nomi e sigle, un'alchimia, il cui risultato è l'astensionismo. Se sarò io il federatore del centrosinistra? Quello che succederà lo decideranno i cittadini, non si decide chi tira in porta prima che inizi la partita", di certo "la cosa più onesta da poter offrire" sono primarie di coalizione e per cominciare "primarie di contenuti - ribatte -. Altrimenti" tutto si risolve in "un talent show per capire chi buca di più il video".

Schlein, da parte sua, ha sempre mostrato una cautela diplomatica sul tema, pur nella consapevolezza che prima andrà affrontato, visto che l'intenzione prevalente del centrodestra sarebbe quella di approvare una legge elettorale in cui il candidato premier della coalizione sia già indicato sulla scheda elettorale. "Le modalità di questa scelta le decideremo insieme alla coalizione progressista" che "sono molto felice abbia preso forma", aveva risposto non più di una decina di giorni fa.

Ma, a conti fatti, quasi tutti gli alleati del Pd - consolidati o potenziali - hanno già lasciato intendere di essere pronti alle primarie: da Nicola Fratoianni a Alessandro Onorato. Il Progetto Civico Italia, - che dopo la grande reunion romana domani inaugurerà in Sicilia il primo coordinamento regionale - potrebbe schierare alle primarie lo stesso Onorato o la sindaca di Genova Silvia Salis.   

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