L’argentino punta il Parma. Vuole i 3 punti e segnare il primo gol in Serie A all’Olimpico a
Alessio D'Urso
29 ottobre - 11:15 - MILANO
A 31 anni Paulo Dybala è tornato alla sua infanzia, a un calcio in libertà che ne esalta le doti: falso nove, libero di inventare nei sedici metri. Una nuova Joya. E ora che i tempi di questa stagione da primato sono più che “maturi” - quelli sì - per rimettersi nel cono di luce della ribalta dell’Olimpico, il trequartista è pronto a spedire in porta il primo gol in casa in campionato e a trascinare la Roma a una vittoria interna che manca ormai da oltre un mese, dal 28 settembre contro il Verona, per rispondere al Napoli e tornare al primo posto insieme ai campioni in carica. Un doppio tabù, dopo qualche affaticamento muscolare d’inizio torneo e le sconfitte di fila con Inter e Viktoria Plzen (in totale quattro con quelle contro Torino e Lilla), che l’argentino vuole sfatare in un colpo solo, esaltando una squadra che ruoterà ancora una volta attorno a lui contro un avversario, il Parma, che almeno inizialmente potrebbe chiudersi in attesa di avviare qualche ripartenza veloce
stato di grazia
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In casa, davanti a 60 mila tifosi, la Roma di Gasp vuole prendersi tutto e far sognare i tifosi. E il tecnico riproporrà come contro il Sassuolo Dybala al centro dell’attacco con l’apporto di Soulé e Pellegrini sulla trequarti. Con il Parma i giallorossi hanno segnato 10 gol all’Olimpico nelle ultime tre partite (5-0 lo scorso anno, 3-0 nel 2021 e 2-1 nel 2020), senza dimenticare il dolce ricordo dello scudetto 2001: ecco perché, tra nuovi entusiasmi e sogni di grandezza, l’atmosfera è di nuovo elettrica nella Capitale sponda giallorossa. L’allenatore di Grugliasco è stato del resto chiaro con Paulo: vuole che questa sia la migliore stagione della sua carriera. Tornare al gol oggi vorrebbe dire per il talento di Laguna Larga riannodare un filo anche con le sfide contro i gialloblù, dal momento che nello stadio di casa il gol in campionato manca proprio dalla gara col Parma vinta 5-0 il 22 dicembre 2024. E così Paulo è di nuovo al centro di tutto dopo il gol decisivo al Mapei Stadium di domenica. Tra gli obiettivi concreti del quasi neo-papà (la moglie Oriana è in dolce attesa) c’è tutto quello che un uomo e un giocatore possa desiderare: la famiglia, la continuità fisica, il ruolo di leader e goleador in giallorosso, il rinnovo con il club e, alla fine, un Mondiale con l’Argentina che lo riempirebbe d’orgoglio: il ct Lionel Scaloni, d’altra parte, lo segue continuamente e rivederlo in piena forma gli darebbe ancor più varietà di scelta per accentuare il tasso di pericolosità della nazionale.
in campo
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Contro il Parma, oggi, sarà quindi lui l’osservato speciale di una sfida che pesa tanto. Dialogherà con il connazionale Soulé e il jolly Pellegrini (in ballottaggio con Bailey), proprio come accadeva nell’Atalanta di Gasp con Ilicic, Gomez e Pasalic, il tridente leggero che il tecnico riproporrà in attesa che Dovbyk e Ferguson tornino affamati di gol e protagonisti. L’altro dubbio è a sinistra, dove dovrebbe essere dirottato Wesley che in questi mesi romani ha stretto un bel rapporto con Paulo. Ma l’ago della bilancia è sempre lui, Dybala, che più degli altri incarna il sentimento del popolo giallorosso e che punta a restare qui ancora a lungo cercando un prolungamento di contratto (con spalmatura dell’attuale stipendio da 8 milioni di euro) che ora non appare più così lontano. Dal “vorrei ma non posso” al “volere potere”, il traghettatore dal piede fatato non cambia. Proprio come quando in gioventù tutto ti riesce: basta essere liberi, basta sentirsi liberi. Come il 31enne Paulo.









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