Ripartenza di coppia: all'Atalanta servono i gol di Lookman e De Ketelaere per rialzarsi

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A Marsiglia una gara chiave per l’Atalanta: Juric punta sul tandem migliore. Le rivelazioni Ahanor e Bernasconi chiedono spazio

Andrea Elefante

Giornalista

4 novembre - 10:53 - MILANO

Ripartire (e possibilmente non frenare più): già, ma come? L’Atalanta sa cosa le viene chiesto domani a Marsiglia, Ivan Juric sa che tocca anzitutto a lui, e poi la squadra dovrà seguirlo. Il destino non gli appartiene in esclusiva, e non ha mancato di sottolinearlo: è quasi sempre chi guida una squadra ad essere per primo (non unico) sotto esame. Ripartire a Marsiglia non sarà una passeggiata: si sa dal giorno del sorteggio Champions e i fatti - il secondo posto in campionato della squadra di De Zerbi, più che i tre punti che ha nella classifica Champions - hanno confermato.

le certezze

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Di solito per rimettersi in carreggiata ci si affida alle certezze: nell’attacco dell’Atalanta, oggi, anzitutto Ademola Lookman e Charles De Ketelaere. Nessuno dei due titolare a Udine, in omaggio al turnover inevitabile per le sette partite da giocare in 22 giorni sono stati preservati in vista dell’impegno europeo. Che poi, a posteriori, la rinuncia contemporanea ad entrambi per impattare la partita si sia rivelata poco produttiva, è un altro discorso. Pur con andamento altalenante, restano loro le punte che danno più garanzie: i più indicati per provare a riaccendere l’attacco, da più di un mese balbettante, della Dea. Nel tourbillon di diverse versioni del tridente decise volta per volta da Juric, hanno giocato insieme in campionato solo tre volte. E ovviamente non prima della sesta giornata, quando è riapparso dal 1’ Lookman, in Atalanta-Como. In quella occasione, e poi dopo anche contro la Lazio, in versione punta centrale: dunque i due larghi nelle loro posizioni naturali, con un centravanti (Krstovic a Cremona) o con un trequartista (Pasalic contro il Milan: così potrebbe essere anche domani a Marsiglia), hanno fatto coppia insieme dall’inizio solo due volte. In Champions è successo contro lo Slavia Praga: CDK fu il migliore dei suoi, Lookman stava ancora rodando l’uno contro uno che fu, e non è ancora. Un gol in otto partite e quasi 500’ di gioco è uno score lontano dai suoi standard, ma anche il belga - doppietta contro il Lecce - è a digiuno (e anche di assist, in questo caso in tutta la stagione) da quasi due mesi. La Dea ha troppo bisogno di ritrovarli anche in fase realizzativa.

solidità difensiva

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Al di là del tracollo di Parigi, nelle altre 12 gare stagionali la Dea ha subìto soltanto 9 gol: mai più di uno a partita, dunque Carnesecchi ne ha concluse tre chiudendo la porta. Per quante difficoltà sta incontrando a livello di produttività offensiva, la squadra ha quasi sempre dato l’impressione di una sostanziale solidità difensiva. E quando è stato necessario, ha avuto anche in Carnesecchi l’uomo in grado di alzare un muro: quello che servirà contro un Marsiglia che in Europa ha segnato sei gol in tre partite, dilagando contro l’Ajax, e ha il miglior attacco della Ligue 1, con 25 gol segnati in 11 gare. E solo due volte in 14 gare, sempre in trasferta, è andato in bianco.

la vecchia guardia

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Djimsiti, Zappacosta, De Roon, Pasalic: quattro probabili titolari, per garantire all’Atalanta il Dna del suo nucleo più solido. Che nel tempo è diventato cuore del gruppo anche grazie all’esperienza europea: è lo stesso che oggi deve aiutare il tecnico a ricompattare la squadra, per uscire da questa impasse.

i giovani

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In una partita come quella del Vélodrome potrà essere importante anche la freschezza, dunque si potrà rivedere Bernasconi - in Champions tre su tre da titolare - per il deludente Zalewski di Udine e forse Ahanor a completare il terzetto difensivo (se la gioca con Kossunou): spesso Juric fa riferimento al contributo prezioso, in termini di energie e sfrontatezza, che possono dare i due giovani, fra le note più incoraggianti di questo inizio stagione.

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