QJ Motor: sportive, naked, adventure e industria 4.0

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Il marchio cinese fondato nel 1985 presenta a Milano una vetrina di novità in tutte famiglie di prodotto, con cinque anteprime assolute. Due sportive, una naked, una adventure e una cafe racer anticipano un linguaggio più deciso, con forte richiamo al mondo delle corse introducono interessanti soluzioni funzionali. Ma QJ Motor racconta anche il suo futuro con la manifattura 4.0

Valerio Boni

4 novembre - 13:48 - MILANO

QJ Motor arriva all'Eicma di Milano con ambizioni globali e un messaggio nitido, che comprende nuove piattaforme, nuovo linguaggio di design e una manifattura 4.0 già in esercizio. A Eicma (Hall 9 – Stand N54, 4–9 novembre) il marchio cinese del gruppo Geely porta un'esposizione trasversale, che interessa tutti i segmenti, partendo dalle sportive, per arrivare ad adventure, retrò, scooter, veicoli elettrici e Atv. Ma l'esposizione internazionale è anche l'occasione per organizzare la Global Distributor Conference 2025, radunando partner provenienti da oltre 150 Paesi, per discutere di strategia di internazionalizzazione, e piani di sviluppo futuro. Fondata nel 1985 e oggi parte del Geely Auto Group, QJ Motor può contare attualmente su oltre 3.000 punti vendita, oltre a una base utenti che supera i 30 milioni. È leader in Cina nel segmento oltre 250 cc da 13 anni di fila e può contare su due centri R&D, in Cina e Italia, con oltre 600 ingegneri e 495 brevetti. In portafoglio, ci sono collaborazioni industriali con Harley-Davidson, Peugeot Motorcycles e Kymco, oltre alla presenza nel motorsport, nelle categorie Moto3, Moto2 e Supersport 600, che alimenta il trasferimento tecnologico verso produzione di serie e prototipi.

una fabbrica 4.0

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Dietro le quinte c’è la parte più europea del progetto: la manifattura 4.0. QJ Motor ha avviato un Intelligent Manufacturing Park che lavora come un unico organismo digitale, dalla logistica interna, alla tracciabilità sull’intera linea, con oltre 2.000 punti di monitoraggio in tempo reale. Il risultato è una fabbrica che tiene insieme velocità e qualità, garantendo fino al 95 per cento di automazione, precisione di saldatura del telaio nell'ordine di 0,03 mm e tempi di consegna più rapidi. È il presupposto industriale che consente al marchio di moltiplicare le piattaforme, mantenendo coerenza costruttiva e scalabilità su scala globale.

srk 250 rr

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La 250 carenata è la prima delle cinque novità che QJ Motor presenta a Eicma. Ha una silhouette moderna con richiami al mondo delle competizioni, a cominciare dagli spoiler anteriori, e un taglio della carenatura nella zona centrale che non è solo una firma estetica, ma ha la funzione di alleggerire il profilo e canalizzare i flussi. Il serbatoio verniciato in tinta appare sospeso sul telaio nero, una soluzione che evoca l’idea della struttura monoscocca e pulisce il profilo laterale. Il risultato è una sportiva d’accesso che comunica grinta, con proporzioni compatte e superfici tese.

raw 250

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Condivide la base tecnica con la Sport, ma cambia il linguaggio, che sposa il tema della naked per l'uso prevalentemente urbano. Le proporzioni compatte e le linee tese la fanno apparire agile, mentre le semicarene laterali ospitano una presa d’aria esagonale e abbracciano il frontale. È una naked pensata per un pubblico giovane e attento ai codici di stile, con lavorazioni su telaio e plastiche che sottolineano la cura dei particolari.

SRK 450 RR

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La 450 carenata punta al cuore del segmento delle medie cilindrate europeo, con un codice che contiene spunti che provengono dalle competizioni. Il frontale ha un disegno a freccia, e fianchi sono a doppio strato per creare contrasti di volume. È il tipo di sportiva che privilegia l’impatto visivo e l’ergonomia non estrema, alla portata di molti, senza rinunciare a una presenza scenica da track day. Si presenta quindi con un carattere forte, compattezza e citazioni racing, per una moto che vuole essere subito riconoscibile tra le 400–500 emergenti.

rino 900 adv

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Sulla adventure 900 di punta del marchio cinese la distribuzione dei volumi è spostata in avanti. La parte frontale è massiccia, in contrasto con la coda affilata. L’idea è declinata in una doppia configurazione: Touring con borse integrate, che si presenta come una globetrotter chiavi in mano, oppure Sport con coda pulita per chi privilegia leggerezza e pulizia formale. Il dettaglio che fa la differenza è l’exoskeleton integrato nel telaietto a X: permette l’aggancio delle borse senza utilizzare staffe o attrezzi, così il passaggio dalla quotidianità al viaggio avventuroso richiede pochi gesti. Una scelta che vale più di molte schede tecniche, è design al servizio dell’utilizzo.

eqvvw sixhundred

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La cafe racer cinese 600 gioca sul cortocircuito tra moto della vecchia scuola ed estremo moderno. Il telaio disegna una linea orizzontale che distingue la vista laterale e, con le sue due piastre, incornicia il motore V4 come un quadro. Una soluzione che ha l'obiettivo di rendere la meccanica protagonista e parte del design. Il quattro cilindri a V, simbolo di prestazioni, raffinatezza ingegneristica ed esclusività, porta la café racer a un livello superiore alla media, dove il fascino meccanico conta quanto la pura funzione.

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