Per celebrare la ricorrenza, la federcalcio del Paese africano ha versato 12 milioni di euro a quella dei campioni del mondo a condizione che la Pulce giocasse. Lionel ha anche fatto gol insieme all'interista che stacca Crespo ed è 4° tra i bomber dell'Albiceleste con 36 reti
Francesco Albanesi
14 novembre - 19:44 - MILANO
Che l’abbiano lasciato segnare o meno, alla fine i 12 milioni di euro pagati dall’Angola per invitare l’Argentina campione del mondo nella capitale (Luanda) per un’amichevole sono serviti a qualcosa. Da accordi Messi doveva essere in campo: la Pulce ha giocato e messo anche lo zampino sul 2-0 finale per l’Albiceleste. A segno ancora una volta Lautaro Martinez, quarto miglior cannoniere della storia della sua Nazionale con 36 gol totali, Crespo, è quinto nella graduatoria con 35.
trionfo
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L’amichevole si è disputata per celebrare il cinquantenario dell'indipendenza dell'ex colonia portoghese, ottenuta dopo una guerra iniziata nel 1961 e durata 14 anni. La festa, più che partita, è cominciata con Messi che ha regalato al presidente angolano la sua maglia. Sugli spalti dello stadio “11 novembre” – coi biglietti venduti al prezzo simbolico di un dollaro – i tifosi di casa non hanno smesso una volta di cantare e ammirare Messi. La gara è stata un monologo di possesso palla argentino, che ha dovuto aspettare 43 minuti per trovare il vantaggio di Lautaro Martinez: destro rasoterra su invito di Messi. Poi la Pulce ha chiuso i conti nel finale, su assist del Toro, con un sinistro vincente davanti al portiere. Nell’Angola presenti Luvumbo e Nzola, mai pericolosi dalle parti di Rulli. Gli africani si sono difesi con ordine, battagliando a centrocampo e provando qualche ripartenza. Troppo più alto il valore tecnico della nazionale di Scaloni. Per l'Angola rimarrà il ricordo di aver ospitato il fenomeno argentino.










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