Via libera Ue a una terapia mirata che riduce la severità dei polipi, il ricorso alla chirurgia e ai corticosteroidi sistemici
Giacomo Martiradonna
2 novembre - 16:43 - MILANO
Respiro affannoso, riduzione o perdita dell'olfatto, dolore esteso sul volto, secrezioni e insonnia. Sono solo i sintomi più comuni con cui debbono convivere i malati di rinosinusite cronica con poliposi nasale (CRSwNP). Si tratta di una malattia infiammatoria persistente che interessa la mucosa del naso e dei seni paranasali, spesso associata alla comparsa di polipi, piccole formazioni benigne che ostruiscono le vie respiratorie. Nella maggior parte dei casi non è una condizione pericolosa, ma può associarsi a complicanze e comorbidità e compromettere in modo significativo la qualità della vita di chi ne soffre. Si stima che, in tutto il mondo, la patologia interessi circa 320 milioni di persone, ma la scienza può dar loro una mano.
Polipi nasali, Via libera ue a terapia monoclonale
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La Commissione europea ha approvato l'uso dell'anticorpo monoclonale tezepelumab anche per rinosinusite cronica con poliposi nasale. Questa terapia di nuova generazione va dunque a sommarsi ai corticosteroidi intranasali usati nei soggetti adulti in cui i corticosteroidi sistemici o l'intervento chirurgico non offrono un controllo adeguato della malattia. La decisione segue il parere favorevole del Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell'Agenzia europea del farmaco (Ema) e si basa sui risultati dello studio di fase 3 Waypoint, presentato a San Diego durante il congresso congiunto dell'American Academy of Allergy Asthma & Immunology (Aaaai) e della World Allergy Organization (Wao), e pubblicato sul New England Journal of Medicine. Rispetto al placebo, tezepelumab ha mostrato una riduzione significativa e clinicamente rilevante del volume dei polipi nasali, e una minor necessità di ricorrere a cortisonici e interventi chirurgici.
Come agisce tezepelumab contri i polipi nasali
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Tezepelumab è un anticorpo monoclonale first-in-class che agisce inibendo la linfopoietina timica stromale (TSLP), una citochina epiteliale da cui dipende l'infiammazione di tipo allergico ed eosinofilico. Il farmaco interviene dunque a monte della cascata infiammatoria, contrastando i meccanismi che attivano e tengono viva la malattia.
Tezepelumab, oltre i polipi nasali
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Gli esperti non hanno dubbi. Tra tutte le patologie infiammatorie, la rinosinusite cronica con poliposi nasale è una delle forme più difficili da trattare. L'estensione di tezepelumab anche oltre l'asma grave offre dunque un approccio terapeutico nuovo che può migliorare il controllo dei sintomi per milioni di persone e ridurre la necessità di interventi invasivi e trattamenti sistemici prolungati.












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