Il messicano resta a quota zero reti in campionato (627 i minuti in campo), ma se a inizio stagione lavorava per due e andava vicino alla rete, adesso non riesce più a rendersi pericoloso. Con la Roma davanti i favoriti saranno altri...
29 ottobre 2025 (modifica alle 00:57) - BERGAMO
Santiago Gimenez è entrato nel tunnel da un paio di partite e ora più corre, più scava. L’impressione, guardandolo giocare, peggiora sera dopo sera e viene naturale chiedersi se, invece dell’ennesima pastiglia di fiducia, non gli farebbe bene sedersi un attimo. Guardare gli altri per una partita e magari entrare negli ultimi 15 minuti, quando si corre disperati, si buttano palloni in area e nessuno pensa più.
la crisi di gimenez
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Santiago Gimenez forse pensa troppo e di sicuro è in crisi: dopo 9 partite di campionato, 8 giocate da titolare, è ancora a zero gol. Ha segnato giusto al Lecce in Coppa Italia e in nazionale contro la Corea. Per il Milan, è una grande eccezione. I suoi centravanti, quando sono stati titolari, hanno segnato almeno un gol entro fine ottobre: Ibrahimovic, Giroud, Bacca, Piatek, Balotelli, anche Morata, Luiz Adriano, Pazzini, Kalinic e il Nino Torres. Anche Kluivert, in quel terribile 1997, segnò un gol a Udine a settembre.
le frasi di allegri
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Allegri dopo la partita gli ha teso una mano: “Santiago è un giocatore importante per il Milan. Ci sta dando un grosso aiuto in fase difensiva, si dà da fare, lavora molto per la squadra. Sono molto contento. Sono convinto che lui debba pensare a lavorare e i gol arriveranno. Insieme si può solo andare avanti". Vero per le prime partite di stagione, fino alla paratona di De Gea contro la Fiorentina, in cui Gimenez lavorava per due e andava vicino al gol. A volte sbagliava malamente, a volte era sfortunato, ma ci andava vicino. Contro Pisa e Atalanta no: non ha mai preso la porta, non è mai stato pericoloso. Anzi, a Bergamo è sembrato anche in difficoltà psicologica. Il modo di giocare del Milan certo non gli dà una mano – qualche cross, pochi palloni in verticale, mai un assedio all’area continuativo – ma in questa storia c’è qualcosa da cambiare… e non solo perché Gimenez contro l’Atalanta è uscito per una botta. Contro la Roma, domenica sera, i favoriti per una maglia da titolare saranno altri.
l'attacco contro la roma
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L’attacco, a proposito, merita un discorso. Le ultime quattro squadre campioni d'Italia, dal 2022 al 2025, hanno vinto lo scudetto producendo un numero di expected goals a partita tra 2,08 (l'Inter di Inzaghi) e 1,42 (il Napoli di Conte). Questo Milan, nonostante l'ottimo inizio, ha un valore ancora più basso: 1,40. E non compensa con i tiri in porta, che sono 4,44 a partita. I campioni d'Italia tra il 2022 e il 2024 sono sempre andati sopra quota 5. Che significa? Che il Milan è poco pericoloso. Allegri per prima cosa difende e la squadra spesso attacca con improvvisazioni dei singoli. L’Inter domina le partite decisamente di più: 1,91 XG, 5,38 tiri in media a partita. Resta da capire che cosa farà Allegri per cambiare. Loftus-Cheek è entrato bene: è un’opzione anche come titolare. Magari assieme a Leao, con Nkunku nel secondo tempo. Fare peggio rispetto al primo tempo di Bergamo, sarà difficile.










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