Il Museo nazionale dell'automobile di Torino, in collaborazione con il Centro conservazione restauro La Venaria Reale organizza un percorso interdisciplinare sulla conservazione e le modifiche alle auto storiche
Maurizio Bertera
14 novembre - 11:46 - MILANO
Le auto d'epoca, di interesse storico e da collezione hanno creato un mercato non più di nicchia, che si sta espandendo con ricadute economiche significative, in termini di valore e indotto. E questo porta anche alla necessità di tramandare competenze per la manutenzione e il restauro e formare professionisti aggiornati sul tema. Con questi obiettivi, dal 25 al 28 novembre si terrà la "Winter School - Il restauro dell'automobile d'epoca", alla sua seconda edizione: un percorso interdisciplinare intensivo di 30 ore volto ad approfondire le metodologie legate alla conservazione e al restauro dei veicoli storici. L'iniziativa, frutto della collaborazione tra il Mauto - Museo nazionale dell'automobile di Torino e il Centro conservazione restauro La Venaria Reale, si propone di offrire una panoramica completa e aggiornata sul settore. Il corso si terrà presso il Mauto e il Centro da martedì 25 a venerdì 28 novembre, dalle 9 alle 18.30. È riservato a un numero massimo di 25 partecipanti.
VISITE TEMATICHE
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Si tratta di un percorso interdisciplinare integrato che unisce teoria e pratica: restauratori, scienziati della conservazione, curatori e professionisti di alcune tra le più importanti aziende del settore si confronteranno con i partecipanti durante lezioni teoriche, workshop dimostrativi nei laboratori del Centro e visite tematiche in alcuni dei luoghi simbolo della cultura automobilistica italiana. A testimoniare la bontà del lavoro c'è il restauro, nel primo corso, della Fiat 500 "Celeste" del 1967 dipinta dall’artista Antonio Carena. L’intervento è stato condotto dal Laboratorio Metalli: la vettura, senza motore e con parziali arredi interni, venne utilizzata dall'artista rivolese Antonio Carena come base per dipingere ad aerografo un cielo azzurro con nuvole bianche, tipico della sua produzione artistica. Nel tempo sono documentati diversi interventi che avevano comportato consistenti modifiche nell’estetica dell'opera e gravi problemi conservativi di compatibilità con le vernici sottostanti. È stato dunque necessario sviluppare un programma di studio e sperimentazione per comprendere meglio i fenomeni di degrado e valutare i materiali e i metodi di intervento più efficaci per la riadesione dei sollevamenti di colore. Il risanamento e la pulitura dei materiali plastici da parte degli allievi oltre che l'integrazione estetica delle lacune sulla vernice della carrozzeria ha riportato la Fiat 500 allo stato originale.










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