In 46 partite disputate in Champions in carriera il tecnico del Napoli ha portato a casa 16 vittorie, 15 pareggi e 15 sconfitte, per una media punti di 1,37. Al momento col Napoli ha collezionato quattro punti in quattro sfide, con la media precisa di uno a gara
Salvatore Malfitano
5 novembre - 14:11 - MILANO
Quello tra Antonio Conte e la Champions League è diventato un rapporto decisamente complicato. Eppure, quando era ancora un calciatore, non era così perché riuscì addirittura a vincerla nel 1996. Tuttavia, da allenatore, la situazione è radicalmente cambiata. Ha raggiunto i quarti di finale soltanto una volta, alla sua prima partecipazione da tecnico sulla panchina della Juventus nel 2013. Da quel momento in poi è stato eliminato tre volte alla fase a gironi (Juventus 2013-14, Inter 2019-20 e 2020-21) e due volte agli ottavi (Chelsea 2017-18 e Tottenham 2022-23). I percorsi sono stati decisamente più soddisfacenti in Europa League, dove è andato vicino al trionfo prima con la Juve, fermata in semifinale nel 2014, e poi con l'Inter, con cui si è dovuto arrendere in finale nel 2020.
tabu'
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La difficoltà nel raggiungere un'imposizione in ambito internazionale è sempre stato il fondamento delle critiche che sono state mosse negli anni nei confronti di Conte. Anche perché entro i confini del campionato d'appartenenza, c'è davvero poco da dire: in bacheca, infatti, risplendono cinque scudetti (tre con la Juve, uno con l'Inter e uno col Napoli) e una Premier League conquistata alla prima stagione sulla panchina del Chelsea. Anche per questo, quando viene effettuato il confronto col rendimento in Champions, la differenza è molto evidente. La media punti tenuta in Serie A in 236 partite è di 2,24 con 158 vittorie e sole 24 sconfitte. In Premier League la media si attesta a 2,03 punti con 83 vittorie su 132 gare. In Europa League è a 2,29 punti per incontro con 10 vittorie, due pareggi e altrettante sconfitte. In Champions, invece, il crollo è verticale: nelle 46 partite da allenatore, sono arrivate 16 vittorie, 15 pareggi e 15 sconfitte, per una media punti di 1,37.
col napoli
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Al momento il Napoli ha collezionato quattro punti in quattro sfide, con la media precisa di uno a partita. In due occasioni Conte ha avuto questo tipo di andamento in Champions. Nell'annata 2013-14, la sua Juve collezionò un pari a Copenhagen, un altro a Torino col Galatasaray, una sconfitta a Madrid col Real che al ritorno si fermò sul 2-2, poi il successo sui danesi e la celebre sconfitta in Turchia in una gara ricca di polemiche - che si disputò il giorno successivo all'ora di pranzo - per l'effettiva tenuta del campo innevato. Anche nel 2020, con l'Inter, c'era il Real Madrid di mezzo che ebbe la meglio sia all'andata che al ritorno; l'unica vittoria arrivò in trasferta sul Borussia Monchengladbach per poi collezionare tre pareggi, di cui due 0-0 con lo Shakhtar sia all'andata che al ritorno. Le spedizioni ebbero lo stesso epilogo: le squadre di Conte furono eliminate ai gironi. In effetti, in proiezione, con 8 punti il Napoli con ogni probabilità non riuscirebbe ad approdare ai playoff. Ma il girone unico a otto giornate può tornare utile agli azzurri: con tre vittorie nelle restanti quattro partite c'è la concreta possibilità di avanzare. Qarabag, Benfica, Copenhagen e Chelsea: il margine di errore è minimo. Conte lo sa, De Laurentiis pure.












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