Le parole dell'ex giallorosso: "Non so come mi accoglieranno, immagino che molti siano rimasti offesi dal mio comportamento, ma li capisco. Penserò a concentrarmi sulla partita, vogliamo i 3 punti"
5 novembre 2025 (modifica il 5 novembre 2025 | 14:23)
Nicolò Zaniolo, attaccante dell'Udinese, ha rilasciato una lunga intervista al Messaggero Veneto, in cui ha ripercorso parte della sua esperienza alla Roma, in vista dell'incontro di domenica tra i giallorossi e l'Udinese. Ecco le sue parole.
L’1-0 più famoso con il gol di Zaniolo è stato quello della finale di Conference League tra Roma e Feyenoord. Che ricordo ha di quella serata? "È stato incredibile. Alla vigilia sentivamo molto la partita, la Roma non vinceva da anni un titolo. Quella partita è stata il coronamento di un’intera stagione. È stato uno dei giorni più belli della mia vita".
Con la Roma quello sembrava essere un punto di partenza. Poi cosa è successo? "Tutte le cose hanno un inizio e una fine. Andare via da Roma per me è stata una botta molto dolorosa, non è finita benissimo ma mi auguro che con il tempo tutto si appiani. La mia compagna è di Roma e mio figlio è nato là".
Come si immagina l’accoglienza dell’Olimpico considerata la sua esultanza “esagerata” dopo il gol in Roma-Atalanta di un anno fa? "Premetto che quella esultanza non la rifarei. Ho sbagliato. Non so come mi accoglieranno, immagino che molti siano rimasti offesi dal mio comportamento, ma li capisco. Penserò a concentrarmi sulla partita anche perché in campo contro la Roma non ci andrà Zaniolo, ma l’Udinese. Vogliamo prenderci i tre punti".
Lei ultimamente ha fatto molta autocritica sulla sua parentesi romanista. "Ho commesso degli errori e li ho riconosciuti. Sono tappe della vita. A 18 anni sono passato dalla Primavera dell’Inter a un top club italiano, ho fatto doppietta in Champions League, non era facile tenere la testa sulle spalle".
Infine due battute anche sulla Nazionale: "È un obiettivo che può arrivare solo attraverso le prestazioni con l’Udinese".










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