Settimane di trattative non sono ancora bastate. La maggioranza resta a caccia delle risorse per poter portare a casa le modifiche alla manovra. Casa, pensioni, fondi alle Forze dell'ordine, rottamazione i temi al centro del confronto: per venirne a capo ci vorrà un nuovo vertice, mercoledì o al più tardi giovedì, a Palazzo Chigi con Giorgia Meloni, il ministro Giancarlo Giorgetti e i leader dei partiti che sostengono il governo. I senatori torneranno da domani invece a riunirsi in commissione per iniziare il vaglio delle ammissibilità degli emendamenti.
Il mondo delle banche per ora tace ma sul tavolo - si sa - c'è la richiesta, con la Lega in forte pressing, di aumentare ancora l'Irap di 0,5 punti percentuali a carico degli istituti di credito e delle assicurazioni. Sulla carta l'incremento è utilizzato per dare copertura finanziaria a diverse voci, compreso un intervento più significativo in favore delle forze dell'ordine.
"Il nostro obiettivo - ribadisce Matteo Salvini - è assumere più poliziotti, più carabinieri. Siamo sulla buona strada". In realtà, ci sarebbe anche l'intenzione di cancellare l'incremento dal 2027 dell'età pensionabile, e non solo per chi è in divisa. Sul fronte della previdenza tra l'altro cresce la spinta bipartisan per prorogare anche Opzione donna, che quindi aumenta le chance di vedere la luce. Tutto da capire invece che fine farà la rottamazione extralarge, sempre leghista. Una modifica già incassata sulla carta riguarda invece i cosiddetti affitti brevi: il compromesso fissato tra i big annullerebbe l'innalzamento dell'aliquota dal 21 al 26% per chi destina una sola casa all'affitto turistico.
Per mantenere il senso della stretta, però, si starebbe valutando di rivedere il limite oltre il quale scatta l'attività di impresa, che potrebbe essere portato dagli attuali 5 a soli 3 immobili. Sempre per fare cassa si continuerebbe a valutare l'impatto della tassa per fare emergere "l'oro da investimenti": la cifra potrebbe aggirarsi intorno a qualche centinaio di milioni di euro, molti meno della quantificazione di Lega e FI ma comunque utile. Se la proposta firmata dalla senatrice Michaela Biancofiore sulla responsabilità diretta dei medici appare tramontata dopo il parere negativo del ministro della Salute Orazio Schillaci, più in bilico l'ipotesi avanzata da FdI di riaprire i condoni edilizi. Qualche dubbio circa la necessità di delimitare bene il perimetro era stata espressa dagli azzurri mentre Salvini ha avocato a sé l'argomento. Le opposizioni da parte loro sanno che hanno pochi margini a disposizione: ma c'è sempre il tradizionale tesoretto (100 milioni l'anno per il triennio) da spartirsi.
La proposta targata Pd-M5s di concentrare tutti questi fondi su una sola misura, in particolare sul Fondo affitti, ha trovato freddi i partiti di maggioranza e quindi non è escluso che si scelga una strada più tradizionale: quella di una spartizione per quote proporzionale al peso dei gruppi e che potrebbe essere la via per far approvare ancora una volta al Parlamento una miriade di micromisure legate ai territori.
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