Specie con l'arrivo dell'inverno, avere i fari dell'auto e i sistemi di segnalazione in perfetta efficienza è sia fondamentale che necessario: lo prescrivono il Codice della strada e il buonsenso. Cosa si rischia e cosa fare in caso di imprevisto
In autunno e in inverno, con il cattivo tempo e le giornate più corte, è necessario più che in altri momenti dell’anno che fari, lampade e lampadine dell’auto siano in perfetta efficienza. Per una questione di sicurezza: vedere e farsi vedere. E per la stessa ragione il Codice della strada affronta il tema dell’efficienza dei dispositivi di illuminazione e di segnalazione visiva, prevedendo delle sanzioni amministrative per chi non è in regola. Niente però dura in eterno: dopo molte ore di servizio, lampade e lampadine si rompono. Cosa fare se succede nel momento sbagliato, e cosa si rischia in caso di controllo?
EFFICIENZA E MULTE
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Partiamo dalla base: cosa rischia chi circola con un faro, una lampada o una freccia fuori uso. L’articolo di riferimento del Codice della strada è il numero 79, “efficienza dei veicoli a motore". Nel primo comma precisa che l’auto deve essere tenuta in condizioni di massima efficienza, “comunque tale da garantire la sicurezza". Va da sé, ad esempio, che circolare di notte o quando ne è prevista l’accensione con uno stop o un faro fulminato non è una condizione di massima efficienza per l’auto né una che possa garantire la sicurezza, non solo per gli altri ma anche per chi la guida. In questo scenario, il comma 4 dell’articolo 79 del Codice prevede una sanzione amministrativa variabile tra 87 e 344 euro a seconda della gravità della condotta. Se invece il problema è più grave di una semplice lampadina da sostituire, come ad esempio un fanale rotto, allora l’auto può essere ritenuta non idonea a circolare in sicurezza e, oltre alla multa, le forze dell’ordine hanno facoltà di disporre la revisione anticipata del mezzo.
COSA FARE
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Sulla carta il modo migliore per evitare problemi e fronteggiare questo genere di imprevisti è tenere di scorta in auto delle lampade e delle lampadine dello stesso tipo di quelle montate. È fondamentale che siano omologate e che rispettino le specifiche indicate nella parte tecnica del libretto d’uso e manutenzione: non sono ammesse variazioni. Ricordiamo che il problema non è tanto la possibile conseguenza per il portafoglio, cioè la multa, ma è ben più serio: vedere e farsi vedere, quindi la sicurezza. La sostituzione sul posto però, per varie ragioni, non sempre è fattibile, per cui anche avendo il ricambio a portata di mano talvolta occorre trovare delle soluzioni alternative. Se la lampadina si fulmina in città, di giorno e in orario lavorativo, la soluzione migliore è quella di andare diretti dal meccanico più vicino senza soste o deviazioni non necessarie, e se si viene fermati si può provare a spiegare che si è trattato di un evento eccezionale e che ci si sta recando in un’officina per rimediare. Nel tragitto bisogna essere ancor più prudenti del solito, tenendo conto del “difetto” presente nell’auto e del fatto che gli altri utenti della strada potrebbero non vederci o non capire le nostre intenzioni. Se l’inconveniente invece si presenta in autostrada è bene fare un tentativo alla prima stazione di servizio o imboccare un’uscita alla ricerca di un professionista aperto. Nei casi più gravi invece come un blackout dell’impianto elettrico, o nelle circostanze meteo o di luce più difficili, la scelta migliore per la propria sicurezza e quella degli altri è di fermare l’auto in un luogo sicuro e proseguire in altra maniera oppure di chiamare un carro attrezzi.











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