Situazioni di classifica molto diverse, a 365 giorni di distanza: sorridono i ciociari e i canarini, i blucerchiati hanno visto ulteriormente peggiorata una situazione giù difficile
Francesco Albanesi
14 novembre - 16:37 - MILANO
Quante cose possono cambiare in un anno? Beh, in Serie B parecchie. Se prendete la classifica della scorsa stagione, alla 12ª giornata, e la confrontate con quella di oggi, potrete notare delle nette differenze. Frosinone e Modena, 365 giorni fa, lottavano per non retrocedere. Oggi una è quarta e l’altra seconda, a un punto dalla vetta. E allora sì, in un anno cambiano giocatori, allenatori, società e anche ambizioni. Vediamo come si è ribaltato il destino di alcune squadre.
i casi modena e frosinone
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Lo scorso novembre, dopo dodici giornate, la classifica di Serie B era più o meno livellata a quella di oggi. Allora il Pisa comandava con 27 punti, oggi lo fa il Monza con 26. C’era tanta bagarre in zona playoff, così come adesso, e in zona rossa si lottava punto per punto. Ciò che sorprende, però, è il piazzamento delle squadre, alcune passate da lottare per non andare in Serie C a giocarsi un posto per la Serie A. I casi più paradossali riguardano Frosinone e Modena. I ciociari, 365 giorni fa, erano il fanalino di coda con 9 punti raccolti in 12 partite, frutto di una sola vittoria, 6 pareggi e 5 sconfitte. Oggi il Frosinone è quarto con 22 punti, a -4 dalla vetta. Insomma, 13 punti di differenza che hanno cambiato radicalmente gli obiettivi del club. Ancora meglio ha fatto il Modena: alla pausa dello scorso novembre era penultimo con 11 punti, oggi la squadra di Sottil è seconda con 26, a -1 dal Monza primo. Fino a qualche giornata fa gli emiliani comandavano la classifica in solitaria.
metamorfosi samp
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La Sampdoria lo scorso campionato ha rischiato seriamente di retrocedere in Serie C, salvandosi ai playout, raggiunti grazie alla penalizzazione del Brescia, sfociata poi nel fallimento. Alla 12ª giornata 2024-25, però, i blucerchiati navigavano nella parte sinistra di classifica (ottavi), mentre oggi sono stabilmente nella parte destra e occupano la ventesima casella della graduatoria, l’ultimissima. Appena 7 i punti raccolti nel campionato attuale contro i 15 di un anno fa. Una metamorfosi negativa nonostante i cambi in panchina. Ambizioni ribaltate anche per lo Spezia, finalista playoff appena quattro mesi fa e che oggi si ritrova terzultimo con 8 punti e un nuovo allenatore (Donadoni). D’Angelo era stato confermato nonostante la Serie A mancata, ma l’inizio della nuova stagione aveva portato solo risultati negativi: una sola vittoria, 4 pareggi e 6 sconfitte. L’anno scorso i liguri, a questo punto della stagione, erano terzi con 24 punti.
le altre
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Per il resto, Mantova e Sudtirol confermano le loro posizioni: l’anno scorso una era 15ª, l’altra 16ª, oggi sono rispettivamente 17ª e 16ª. Il Bari, un anno fa, era nono, oggi è quindicesimo con due punti di differenza. La Carrarese si conferma nella zona a metà tra playout e playoff, così come Catanzaro e Reggiana. Juve Stabia e Palermo sono nelle stesse posizioni dello scorso anno, anche se invertite: i campani settimi, i rosanero sesti. Il Cesena punta alla Serie A: in un anno è passato da terzo a quarto, anche se oggi ha cinque punti in meno (18). Bene nel complesso le neopromosse: Avellino, Entella e Padova sono fuori dalla zona playout, tranne il Pescara che è penultimo. L’anno scorso, delle quattro neopromosse, solo il Mantova era in zona retrocessione.










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