La Russa, nuovo attacco a Gattuso: "Non se la prenda con chi fischia. La gente ha diritto di protestare"

16 ore fa 1

Il presidente del Senato di nuovo in polemica con il ct: "Non può dire certe cose, la gente ha il diritto di protestare, purché non si sfoci nella violenza"

Ignazio La Russa contro Rino Gattuso, parte seconda. Il Presidente del Senato attacca il ct della Nazionale dopo le sue dichiarazioni al termine della gara vinta contro la Moldova, in cui puntava il dito contro la contestazione dei circa 500 tifosi italiani presenti a Chisinau. "Non si può dire `vergogna´ a uno spettatore che fischia" - le parole della seconda carica dello Stato -. "Non voglio però fare polemica: Gattuso ha ragione quando dice che in vista della speranza di andare ai Mondiali dobbiamo unirci e sostenere la nazionale, ma anche i fischi degli spettatori possono essere uno stimolo finché non sono violenti". 

il precedente

—  

Non è la prima volta che La Russa attacca l'attuale commissario tecnico. Poche ore dopo l'esonero di Spalletti e la nomina di Gattuso, il Presidente del Senato aveva rilasciato un'intervista in cui metteva in dubbio la scelta della Figc:  "Abbiamo scelto Gattuso e quindi viva Gattuso, mi auguro vada bene" - aveva detto La Russa -. "Quando però Gravina dice che Gattuso è un simbolo del nostro calcio io dico che non è proprio esatto. Semmai lo è Buffon, che forse è dietro a questa decisione. Allora tanto valeva fare Buffon selezionatore, non c'è bisogno di essere allenatori per selezionare una Nazionale. I simboli del nostro calcio sono altri, molti non sono allenatori, come Totti e Del Piero, poi ci sono Cannavaro, Nesta, Pippo Inzaghi... Non è giusto considerare Gattuso il simbolo del nostro calcio. Il nostro calcio non è un calcio da Ringhio, ma è il calcio dei Rivera, Baggio, Del Piero, Zenga. Ecco, perché non Zenga?". Parole durissime a cui lo stesso Gattuso aveva replicato nella conferenza stampa di presentazione: "Non voglio fare polemica con La Russa, spero solo di fargli cambiare idea e di riuscire a raggiungere l'obiettivo comune di tuti: riportare l'Italia al Mondiale". 

Leggi l’intero articolo