tra parentesi
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L'allenatore del Napoli, maniaco del lavoro, ha staccato la spina per una settimana. Ma non è il solo: anche i tennisti chiedono più pause
Pausa. Una breve assenza per ossigenarsi. Un respiro profondo. Fermate il mondo, voglio scendere. Il riposo dei guerrieri. Un tecnico che per anni ha fondato la propria forza sulla presenza costante, martellante, Antonio Conte, concede a se stesso una settimana di assenza. Un fuoriclasse e un campione, Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, che rinunciano alla competizione in cui devono rappresentare la propria Nazione per qualche giorno in più di “riposo attivo”, cioè di allenamenti senza stress, che possono portare benefici per una intera stagione, magari allontanare infortuni. Ché, si sa, la vera stanchezza è quella che ti tiene la testa sempre impegnata, sempre concentrata a rispondere ad aspettative e pressioni, più che quella dell’acido lattico che ti intossica i muscoli, ma poi tutto è collegato.










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