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Con l'espansione a 48 squadre il Vecchio Continente passerà dal 40 al 33% di partecipanti mentre tutte le altre sono cresciute. Così Capo Verde e Giordania sono già qualificate, e nazioni come l'Italia sono in bilico...
Franco Arturi
14 novembre - 08:35 - MILANO
Forse suona male dirlo proprio ora perché la qualificazione dell’Italia è ancora una volta in bilico, ma un Mondiale che ha già promosso alla fase finale Capo Verde e Giordania e diverse altre squadre di non eccelso livello non sta penalizzando un po’ troppo le formazioni europee. È una domanda legittima. Il caso esiste in pieno, tralasciando la particolare situazione dell’Italia. L’Europa esce castigata in modo a mio avviso inaccettabile dalla nuova formula della fase finale del Mondiale, allargata a 48 squadre. Lo dicono i numeri con la loro verità brutale: il Vecchio Continente aveva il 40% delle squadre in Qatar nel 2022 (13 su 32), e scenderà al 33% (16 su 48) l’anno prossimo, mentre tutte le altre aree del pianeta saranno, al contrario, gratificate da un grande aumento percentuale, dall’Africa al Nord-Centro America.










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