Prima Juve post Tudor con Brambilla in panchina. Riecco Thuram con Locatelli e Koop contro l’Udinese
Igor Tudor è il passato, Luciano Spalletti il futuro. Oggi pomeriggio, però, si gioca e la Juventus non può permettersi né di guardare indietro né di proiettarsi troppo in avanti. La staffetta in panchina è pronta, ma intanto toccherà al tecnico ad interim Massimo Brambilla guidare la Signora contro l’Udinese. L’allenatore della Next Gen ha una missione chiara e complicata al tempo stesso: fermare l’emorragia delle tre sconfitte consecutive (Como, Real Madrid, Lazio), delle otto partite senza successo e delle quattro gare senza reti. Brambilla ha svolto soltanto un allenamento – la rifinitura di ieri – ma per invertire la tendenza costata la panchina a Tudor sembra intenzionato a proporre una Signora a trazione anteriore. Un dieci più due centravanti. Già, Kenan Yildiz insieme a Jonathan David e Dusan Vlahovic. Un’evoluzione dell’ultima Juventus di Tudor. All’Olimpico i bianconeri erano partiti con la coppia formata dal canadese e dal serbo, ma con il turco in panchina. Per ritrovare il gol in generale e in particolare quello delle punte – le ultime reti sono quelle di Vlahovic il 16 settembre contro il Borussia Dortmund – l’allenatore ad interim sembra orientato a fare “all-in”. David è fermo al timbro al debutto in Serie A con il Parma (24 agosto), Vlahovic e Yildiz alle marcature di settembre. Tutte buone ragioni per riprendere le migliori abitudini in tempo per l’inizio dell’era Spalletti, uno abituato ad esaltare al massimo il reparto offensivo. Francesco Totti si è laureato Scarpa d’oro con il tecnico di Certaldo, Mauro Icardi (Inter) e Victor Osimhen (Napoli) hanno conquistato la classifica marcatori della Serie A.
il nuovo trio
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David è stato il colpo dell’estate e ha bisogno di una scintilla per decollare e mettersi alle spalle le difficoltà delle ultime settimane. Vlahovic è in scadenza di contratto e vuole chiudere in bellezza la sua storia con la Signora. In mezzo c’è Yildiz, a caccia di gol e assist per avvicinare il rinnovo di contratto in arrivo. Il turco contro la Lazio ha rifiatato un tempo e dato tregua al ginocchio, ma il momento è troppo importante e la Juventus ha bisogno del suo miglior giocatore per uscire dalle sabbie mobili.
valutazioni
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Brambilla farà soltanto piccoli aggiustamenti. L’impressione è che la prima Juventus post Tudor partirà da un 3-4-1-2 pronto a trasformarsi in corso d’opera in 4-3-1-2. Salvo cambi di programma, l’allenatore della Next Gen non dovrebbe rinunciare ai tre mediani. Capitan Manuel Locatelli sarà affiancato da Teun Koopmeiners e accanto a loro, in posizione leggermente più esterna, dovrebbe sgroppare Khephren Thuram, in casa della Lazio protagonista soltanto nella ripresa. Sull’altra fascia, quella destra, spazio al jolly Weston McKennie. I dubbi principali riguardano la difesa, che in partenza dovrebbe essere a tre. Pierre Kalulu e Lloyd Kelly non hanno ancora saltato un minuto tra campionato e Champions League: 11 presenze (8 di Serie A e 3 di Coppa) e 990 minuti. Uno tra il francese e l’inglese potrebbe riposare ed essere sostituito da Andrea Cambiaso con Federico Gatti schierato al centro.









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