Juve, una panchina d'oro: per allenatori e staff i bianconeri spendono una fortuna

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Dopo gli esoneri di Motta e Tudor, il club ha a bilancio tre allenatori che costano quasi il doppio di Allegri e Gasperini. Al loro stipendio va sommato quello dei collaboratori tecnici. Sommando tutte le cifre si ottiene uno stipendio da campione

Fabio Russo

Giornalista

14 novembre 2025 (modifica alle 12:28) - MILANO

Una panchina d'oro. Non tanto per l'impatto dei subentrati sui risultati finali (che comunque hanno fruttato alla Juve 5 punti grazie a 4 gol complessivi), quanto per il peso a bilancio degli allenatori: con il doppio esonero di Thiago Motta prima e Tudor poi e l'ingaggio di Spalletti per i prossimi 8 mesi, il club bianconero arriva adesso a spendere 9 milioni di euro netti all'anno solo per la guida tecnica. Una cifra che al lordo diventa di 16,65 milioni, praticamente quanto l'ingaggio di un top player (nessuno in rosa a parte Vlahovic raggiunge simili vette). Ma non solo: se si considera che sia l'italo-brasiliano che il croato hanno contratti in essere fino al 2027, se non troveranno squadra prima di quella data, alla Juve costeranno ancora quasi 30 milioni.

gli allenatori più pagati nel mondo

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In Serie A, nessun'altra squadra arriva a spendere così tanto per l'allenatore: Conte a Napoli si assesta sugli 8 milioni netti all'anno, Gasperini e Allegri toccano quota 5, Fiorentina e Atalanta (che, come i bianconeri, hanno dovuto fare i conti con un pesante esonero), si fermano a 4. Per trovare situazioni simili a quella della Juventus dobbiamo andare a Barcellona o in Brasile, dove il neo ct Carlo Ancelotti ha firmato un accordo più da club che da nazionale: entrambi, infatti, guadagnano circa 9,5 milioni netti all'anno. Restano inarrivabili in vetta alla classifica dei tecnici "paperoni" il Cholo Simeone all'Atletico (34 milioni), Simone Inzaghi all'Al Hilal (26) e Pep Guardiola al Manchester City (poco meno di 25).

quanto costano motta e tudor alla juve

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Il contratto più oneroso dei tre degli allenatori attualmente a libro paga alla Juve è quello di Thiago Motta: un triennale da 3,5 milioni netti firmato nell'estate del 2024, che ha costretto il club bianconero ad accantonare oltre 16 milioni nell'ultimo bilancio per coprire l'eventuale necessità di onorarlo tutto fino in fondo. L'italo-brasiliano, nelle ultime settimane, ha avuto dei contatti con Monaco e Real Sociedad, ma ha declinato e sembra intenzionato a rimanere fermo almeno fino alla prossima estate, per evitare di prendere una squadra a stagione in corso. Il problema non si pone, invece, per Igor Tudor, perché l'esonero ricevuto lo scorso 27 ottobre lo costringerà a stare fermo fino al 2026-27. Per la Serie A, infatti, non si applica l'articolo 40 del Regolamento del Settore Tecnico che consente di potersi riallocare a chi viene esonerato entro il 20 dicembre in Serie B e Lega Pro. E se il croato dovesse stare fermo fino all'estate del 2027, i bianconeri dovranno accantonare altri 11 milioni.

juve, quanto guadagna spalletti

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La Juve riconoscerà, infine, per otto mesi a Luciano Spalletti 2,5 milioni netti, con l'opzione unilaterale per estendere l'accordo anche oltre la prossima estate. Il tecnico di Certaldo ha incassato l'endorsement del neo ad Comolli ("Siamo contenti di averlo. Una mente creativa per il calcio, coraggiosa e audace: ha creato qualcosa di nuovo e sono lieto di averlo a bordo", ha dichiarato il dirigente francese all'atto del suo insediamento nel nuovo Cda) e rappresenta la mossa finale sulla guida tecnica. Se al termine dell'annata dovesse venire confermato, non ci sarebbe più spazio per ripensamenti: un club che insegue l'obiettivo del pareggio di bilancio non avrebbe certo margine economico per permettersi di pagare contemporaneamente quattro allenatori e relativi staff.

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