Allegri può andare in testa da solo: con 5 infortunati e Loftus in dubbio il croato sarà ancora più centrale
Universale, infaticabile e ora anche inafferrabile Modric: mentre alcuni tra i compagni più bravi sono stati fermati da infortuni, Luka ha dribblato anche i guai e la stanchezza e prova a porta il Milan al comando da solo. Complice anche una gestione virtuosa: mentre Pulisic e Rabiot sono andati ko in nazionale, Modric ha scalato le 192 presenze con la Croazia senza sentire la fatica. Luka aveva speso novanta minuti in campo contro la Repubblica Ceca, migliore in campo, per un pareggio in trasferta che potrà aggiungere il quinto timbro mondiale sul passaporto del campione. Contro Gibilterra, partita affrontabile anche senza la sua leadership, era invece rimasto in panchina per quasi 70’, entrando nei venti minuti finali. Tra i migliori rossoneri per rendimento resta solo lui: Modric guida la classifica dei più performanti con una media voto Gazzetta in campionato di 7,25. Seguono Rabiot a 6,88 e Pulisic a 6,58 costretti allo stop fino alla prossima sosta di novembre. Notizia positiva per i milanisti: così stando le cose non dovrebbero andare in nazionale anche il prossimo mese…
DA RECORD
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Modric potrà invece consolidare anche un altro primato rossonero: dei centrocampisti è già quello che ha più minuti in campo in A, 515, più di Rabiot arrivato con una settimana di ritardo rispetto all’inizio di campionato, ma anche più di Fofana e Saelemaekers. Nessuno nemmeno tra gli attaccanti regge i ritmi di Luka: il solo compagno con un impiego superiore è Matteo Gabbia, 540’, quindici anni in meno di carriera alle spalle. Modric lo contro-sorpassa se si considera l’utilizzo stagionale, comprensivo delle gare in nazionale: il totale di Luka sale a 757’. Una quantità che non ha oscurato la qualità: tra gli altri primati c’è quello di giocatore che ha completato più passaggi dall’inizio della Serie A. Sono 368 quelli riusciti nelle prime sei giornate: una percentuale che non è mai scesa sotto il 90%, con picco del 95% contro l’Udinese. Un dato che evidenzia l’impatto sul gioco e quanto Modric faccia da ispiratore e regista: se ci sarà bisogno di una guida la squadra troverà ancora le indicazioni di Luka, non quelle di Rabiot e Pulisic, altri giocatori di maggiore esperienza e qualità del gruppo. Tra gli avversari che proveranno a limitarlo ci sarà stasera anche il connazionale Marin Pongracic.

MILAN DECIMATO
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Modric dovrà essere più ingombrante che mai dato che i vuoti da riempire sono tanti: alle assenze note di Rabiot e Pulisic si sono infatti aggiunte quelle di Nkunku (colpo al piede in nazionale), che poteva essere una valida opzione per dare il cambio ai titolari, ed Estupinan, che ha comunque più esperienza del giovane Bartesaghi. Oltre a Jashari, infortunato di lungo corso, Allegri rischia anche di dover fare i conti con un forfait dell’ultima ora, quello di Loftus-Cheek. In giornata il test decisivo: se anche Loftus sarà costretto a saltare la partita per affaticamento, Saelemaekers andrà sulla trequarti con Athekame a destra. Con quel che resta fuori dall’infermeria, Allegri organizzerà la migliore formazione possibile lasciandosi in panchina anche delle opzioni di riserva. L’esclusione di Gimenez (a meno di sorprese) sarebbe strategica: Max si terrebbe una carta da giocarsi a partita in corso. Il Milan decimato gioca per la vetta: la sconfitta del Napoli offre l’occasione per il sorpasso in classifica, così come il successo dell’Inter a Roma: Conte, Gasp e nerazzurri sono a quota 15. Con un triplo salto a superare la Fiorentina, il Milan e Allegri andrebbero in vetta a 16. Altezze minime per Modric, che ha scalato cime molto più alte: per sei volte è stato campione d’Europa, per cinque anni ha vinto la coppa del mondo per club. Max si affida alla guida migliore.
