I giallorossi devono trovare 90 milioni entro il 30 giugno prossimo per rispettare l'accordo sul fair play finanziario. Il francese è considerato ancora un uomo chiave dai nerazzurri: il blitz mancato in estate può tornare d’attualità nel 2026
Il calciomercato è come il denaro a Wall Street per Oliver Stone: non dorme mai. Anche se dopodomani si gioca sia contro la Juve che contro il rischio di un gelido -6, anche se la rivoluzione di Chivu deve ancora superare la frontiera, l'Inter non può concentrarsi solo sugli affanni del campo. Va da sé, il tecnico lavora per riprendere la marcia spedita in campionato, proprio nella partita più sacra, ma in contemporanea i suoi dirigenti non smettono di pensare alle future occasioni, e pazienza se lo stop (formale) alle trattative sia arrivato appena 10 giorni fa. In questi luoghi, infatti, il tempo è solo un'illusione: era solo l'altro ieri, si parlava di un Manu Koné vicino a vestirsi di nerazzurro e già adesso il francesone si ritrova lì, sullo stesso palcoscenico illuminato. Anche se il sipario a Roma sembrerebbe calato, nuovi atti della commedia potrebbero andare in scena. Insomma, il nazionale caro a Deschamps, prima o poi, potrebbe riavvicinarsi a quella maglia che era sul punto di indossare: nel frattempo, continuerà a fare le fortune dei giallorossi usciti dai blocchi meglio dei rivali.
kone-inter, trattativa rimandata al 2026
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Lungo le strade del mercato non si può quindi sonnecchiare neanche ai primi di settembre. Anzi, come spesso accade, si semina oggi per i colpi di domani, che si concretizzino in un improbabile gennaio o la prossima estate. Intanto, per più di un motivo, Beppe Marotta e Piero Ausilio, presidente e direttore sportivo nerazzurri, non faranno qui la parte di Gordon Gekko, l'immortale finanziere, spregiudicato e dal capello lucido tirato all'indietro, interpretato da un Michael Douglas da Oscar, però hanno mantenuto le stesse idee chiarissime sulla preda da azzannare. Il colpo d'artificio mancato nell'estate che sta sfiorendo potrebbe essere semplicemente rimandato e il mirino è sempre puntato nella stessa direzione: il 24enne Koné ora corre felicemente per Gasperini, ma resta il centurione francese trattenuto a Roma sull'onda della protesta popolare nel cuore d'agosto. I numeri, però, sono testardi, come le strettoie del fairplay finanziario ancora di più, per questo, non c'è trattativa in uscita che possa davvero essere chiusa definitivamente da un club che ha l'obbligo di una novantina di milioni di plusvalenze entro il 30 giugno. Lo scenario è arcinoto, ammesso tra i denti dagli stessi dirigenti della Roma, e ovviamente conosciuto in ogni dettaglio dai colleghi nerazzurri. Nella pratica, il centrocampista tanto desiderato potrà tornare l'obiettivo primario interista se e quando il club giallorosso dovesse abbassare le difese.
chivu e il progetto di un'inter con due mediani
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Ben di più di Lookman, era il 24enne Manu l'obiettivo prioritario di Marotta, Ausilio e, soprattutto, Chivu. L'allenatore voleva cambiare l'Inter proprio attraverso un centrocampista di questa taglia, così forte nel fisico e nella tecnica: non a caso, solo per un mediano di queste rare fattezze, Oaktree aveva acconsentito a una spesa "straordinaria" da oltre 40 milioni, fuori misura rispetto allo standard degli altri colpi. Nonostante l'accordo di Ferragosto sembrasse a un passo, spinto proprio dalla necessità romanista di far cassa, il dietrofront della Capitale ha cambiato d'improvviso il quadro di insieme: i dirigenti dei Friedkin hanno per il momento evitato una cessione danarosa (e rimandato l'amaro calice ai mesi successivi), mentre Chivu ha dovuto fare di necessità virtù. Propone il suo calcio diverso da Inzaghi con gli uomini di qualità che, comunque, possiede. Al posto dell'agognato Koné, è arrivato Andy Diouf del Lens, altra mezzala in rosa costata 25 in totale: seppur di talento, al momento, l'altro francese non può consentire un definitivo passaggio alla mediana a due, per questo ad Appiano intendono usare ancora per un po' la vecchia rassicurante coperta con i tre centrocampisti.
roma, le parole di ranieri sul fair play
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Il progetto di cambiamento nerazzurro urge, guarda al presente, ma si apre anche a scenari di lungo periodo: tra un anno, quando saluteranno in tanti "vecchietti" della rosa a partire da Mkhitaryan, chissà che il romeno non possa ritrovarsi col materiale sperato lì in mezzo. Intanto, anche lui avrà apprezzato la sincerità di Claudio Ranieri: "Per rientrare nei parametri del FFP dovremmo stare in regola con i conti. Vediamo come va il campionato, vediamo che percorso faremo in Europa League, poi dopo al limite ci sarà da vendere qualcuno...". Il futuro è una terra inesplorata e inesplorabile, nessuno può sapere dove si spingerà Gasperini che, da Svilar a Soulé, ha pure altri gioielli per far cassa. Nessuno, però, brilla quanto Koné, sogno interista non di una, ma di due estati.