Non spetta allo Stato adottare atti
che impongono obblighi e divieti agli esercenti il servizio di
noleggio con conducente (NCC), che siano tali da perseguire con
mezzi sproporzionati il fine concorrenziale di garantire che i
soli taxi possano rivolgersi a una utenza indifferenziata.
Valicando i limiti della competenza statale nella materia
«tutela della concorrenza» e regolando l'esercizio del servizio
NCC, lo Stato ha invaso la materia di competenza regionale
«trasporto pubblico locale». Lo ha stabilito la sentenza numero
163, depositata oggi, con cui sono stati accolti i conflitti di
attribuzione tra enti promossi dalla Regione Calabria contro il
decreto interministeriale numero 226 del 2024 e le relative
circolari attuative.
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4 ore fa
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