
racconto
Contenuto premium
Il primo agosto 1925 fu posata la prima pietra di uno stadio diventato mitico. Non aveva curve e serviva anche per i cavalli. A un secolo di distanza, dopo ampliamenti, revisioni, costruzioni ad anelli, si progetta di abbatterlo
Questa è una storia milanese come il risotto allo zafferano: ci sono il “gamba de legn”, il Duca di Bergamo e Pin, come in quel romanzo di Calvino sui nidi di ragno. È la storia di un anniversario, perché il primo agosto 1925 il Milan posava la prima pietra di uno stadio ambizioso perché grande e lontano dal centro. Anteo Carapezzi, dirigente del Milan, scelse il nome prendendolo da una chiesetta vicina, fra via Masaccio e via Uccello: San Siro.