"I ricchi diventano sempre più
ricchi. I poveri sempre più poveri. Non è giusto". Harrison
Ford, che ha appena ottenuto, grazie alla serie Shrinking, la
sua prima nomination agli Emmy a 83 anni, in una lunga
intervista a Variety parla del futuro dell'America. Ma
soprattutto spiega di non avere alcuna intenzione di smettere di
recitare, per la gioia dei tanti fan che lo hanno apprezzato in
saghe come Star Wars, Indiana Jones o Blude Runner.
Ora, dopo aver incassato più di 12 miliardi di dollari al
botteghino come una delle star cinematografiche con i maggiori
incassi della storia, Ford si sta guadagnando la reputazione di
star del piccolo schermo grazie alle sue interpretazioni nel
prequel di Yellowstone di Taylor Sheridan "1923" e in
"Shrinking", dove interpreta il dottor Paul Rhoades,
l'eccentrico membro anziano di uno studio di psicoterapia di
Pasadena, a cui è stato diagnosticato il morbo di Parkinson.
Come al solito l'attore minimizza la difficoltà della sua
interpretazione. "Dico le parole, faccio il lavoro, risciacquo e
ripeto", dice con il suo caratteristico umorismo asciutto.
Evoca decine di eroi del cinema che ha interpretato, da Jack
Ryan a Indiana Jones, da Han Solo a Rick Deckard, fino a diversi
presidenti degli Stati Uniti, e svela la sua opinione sui premi
assegnati nel settore cinematografico e televisivo: "Non penso
ci sia nulla di competitivo nella creatività e non capisco il
bisogno di fare paragoni e mettere in competizione il lavoro di
una persona con quello di un'altra". E aggiunge: "Se ti piace,
ti piace; se non ti piace, guarda qualcosa di diverso".
È felice per la nomination agli Emmy ottenuta grazie alla
serie prodotta per Apple Tv+: "Sono grato, ma avrei fatto quello
che ho fatto, e farò quello che sto facendo, a prescindere dal
fatto che sia considerato meritevole di menzione oppure no.
Perché è quello che faccio, è quello che amo fare. Amo
raccontare storie. Amo fingere di essere qualcuno di diverso".
L'attore conferma inoltre che sarebbe interessato a recitare
in un progetto accanto alla moglie Calista Flockhart, mentre non
ha alcuna intenzione di tornare nell'universo Marvel. In ogni
caso, non pensa di appendere il copione al chiodo e lasciare il
set. Anzi, l'attore sembra più motivato che mai. "Una delle cose
che mi ha sempre affascinato del mestiere dell'attore è che
servono anche i vecchi per interpretare i vecchi", dichiara con
la sua consueta ironia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA