
racconto
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Leon Bailey, quarto giamaicano del calcio italiano, e tutti i colpi che non ci saremmo aspettati: quando le idee vanno oltre i confini, arrivano stelle luccicanti e flop clamorosi...
Furio Zara
21 agosto - 11:36 - MILANO
Il mondo del calcio fino a trenta-quaranta anni fa contemplava distanze smisurate, tutto sembrava lontano, si sapeva poco del pallone che rotolava oltre confine e ogni faccia di calciatore rifletteva l’ignoto, dunque l’esotico, il misterioso. Oggi il villaggio globale del pallone ha ridisegnato i suoi confini. Tutto è vicino, a portata di clic. I nostri club sono frequentati da calciatori di tutto il mondo, lo spogliatoio è il trionfo del melting pot. Eppure fa ancora (e sempre) notizia quando una nuova figurina dell’album planetario si incolla alla Serie A. In queste ore è sbarcato a Roma il primo calciatore giamaicano nella storia del club giallorosso. Si chiama Leon Bailey. Urlando “Forza Roma” si è subito sintonizzato sulle frequenze del sentimento popolare.