Gasperini conferma: "Pellegrini non è più il capitano della Roma. Ecco come ruoterà la fascia"

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La decisione è presa e la nuova dinamica chiarita dall'allenatore: "Daremo la fascia al giocatore con più presenze. I capitani con me sono 7-8 e spero diventino anche 15 o 20"

Dal nostro inviato Andrea Pugliese

4 agosto - 19:10 - BURTON UPON TRENT (UK)

La ricerca di un attaccante sinistro, Dovbyk che deve migliorare presto e Pellegrini che non è più il capitano della Roma. Gian Piero Gasperini parla alla fine dell’allenamento al St George’s Park e tocca tutta una serie di temi caldi per la Roma che sta nascendo. 

Il capitano

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Da oggi in poi la Roma adotterà un sistema diverso, il capitano sarà il giocatore con più presenze. Ad oggi, di fatto, El Shaarawy (320), poi Cristante (318) e quindi Pellegrini (316, a cui segue Mancini con 274). La fascia girerà, quindi, ma non ci sarà più un capitano ufficiale come Pellegrini è oramai dal 2021. “Sulla fascia il problema non esiste – dice Gasperini – Si adotterà uno schema che ha sempre funzionato benissimo, dando la fascia al giocatore con più presenze. I capitani con me sono 7-8 e spero diventino anche 15 o 20. I capitani sono quelli che giocano per la squadra e che hanno grande attaccamento. E la gerarchia è sulle presenze e basta. Non ne esistono altre. Lorenzo? E’ fermo, ha cominciato ad allearsi a Roma proprio per migliorare la sua preparazione”. 

La punta

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Quindi Dovbyk, il centravanti, che in questo momento si sta giocando il posto con Ferguson come riferimento centrale. “Dovbyk è un centravanti che è stato pagato una bella cifra e che aveva fatto molto bene in Spagna. Tutto sommato ha fatto i suoi gol anche al primo anno in Italia. E’ sicuramente un centravanti di valore, poi siamo qui per lavorare e migliorare le sue lacune. Io lavoro molto sugli smarcamenti e i movimenti, quelli determinano la capacità di entrare in gioco o di essere in anticipo o in ritardo. E’ come nella musica, se sei stonato o se hai il tempo giusto. E lui su questo può far bene”. 

L’attaccante

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Chiusura sulla ricerca dell’esterno d’attacco e la differenza chiara tra completamento e rafforzamento. “Di Echeverri non parlo, perché sono abituato a parlare solo dei miei giocatori. Rispetto lo scouting della Roma, poi per le mie conoscenze posso dare dei suggerimenti. Di certo mi piacciono tutti i giocatori bravi”. Ed Echeverri lo è. Posizione: trequartista di sinistra. “Noi abbiamo già una squadra quasi formata, magari c’è qualche ruolo dove siamo un po’ contati visto che giocheremo molto. Ma un conto è il completamento e uno il rafforzamento. Quanti giocatori mancano? Dipende da cosa vogliamo fare. E tutto dipende da quanto vorremo essere forti davanti, è lì che determineremo più o meno la forza della squadra. Del resto tutte le squadre cercano gli attaccanti, per cui si spendono grandi cifre. Il reparto offensivo è il più ricercato e costoso, quando hai giocatori forti in attacco sei anche più competitivo”. E infine Dybala: “Paulo è qui che sta facendo differenziato, sta recuperando dall’intervento, è una situazione da controllare. Speriamo che la prossima settimana a Roma possa unirsi al gruppo”.

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