Eleonora Incardona, il bello del Giro d'Italia: "Rosa, il colore dell’emozione"

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Da tre anni è la madrina della corsa a tappe targata Rcs: "Era uno dei miei sogni". Le pizze seguendo le tappe in tv con la famiglia, la lotta ai pregiudizi su donne e sport e l’obiettivo Sanremo...

Andrea Barilaro

3 maggio - 00:11 - MILANO

Istruzioni per l’uso: Eleonora Incardona è allergica alle etichette (“Devo? Laureata in Giurisprudenza, ex studentessa di magistratura, soprattutto presentatrice sportiva di Dazn”), poco incline ai paragoni (“Dicono sia la nuova Diletta Leotta, ma voglio la mia identità”), senza peli sulla lingua (“Se ti metti una gonna e non un pantalone… apriti cielo!”). È siciliana “come Nibali”, milanese d’adozione, ora anche un po’ spagnola “perché lì sono diventata popolare sui social”. Non va a letto senza tisana, e guai a toglierle le sue otto ore di sonno: “Io come Haaland, lui però ne dorme anche dodici… mi chiedo come faccia a fare tutto il resto”. Adora La vita è Bella di Benigni, l’altra pellicola del cuore è Il Miglio Verde, “ma su Netflix è solo Mare Fuori: il mio chihuahua si chiama “Chiattillo” per questo”. Classe ’91 da Chiaramonte Gulfi, 8mila anime appena fuori Ragusa, sarà la Madrina del Giro d’Italia per la terza edizione consecutiva. “E ricordo ancora la prima, un’emozione… Chiamai subito mia mamma per dirglielo”. La sua corsa rosa comincia sulle note di Nel blu, dipinto di blu, per i più semplicemente Volare, capolavoro di Domenico Modugno che sarà cantato da Gianna Nannini: la canzone ufficiale del Giro numero 108. 

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