Il Consiglio regionale del Piemonte
si mobilita per Alberto Trentini, l'operatore umanitario
detenuto da sette mesi in Venezuela. L'aula ha infatti approvato
due ordini del giorno all'unanimità per chiedere la liberazione
dell'uomo. Un ordine del giorno vede come primo firmatario il
presidente del Consiglio regionale, Davide Nicco, e impegna il
presidente e la giunta regionale "a chiedere al governo di
intervenire con urgenza, con ogni utile iniziativa, affinché sia
sostenuta, in ogni sede istituzionale ed internazionale, la
richiesta di rilascio Alberto Trentini e degli altri italiani
attualmente detenuti in Venezuela senza motivi noti".
"Dopo un anno di detenzione il Piemonte - ha dichiarato Nicco
- non può più restare indifferente di fronte a casi che mettono
in discussione i diritti fondamentali della persona. La nostra
assemblea, che ha istituito il Comitato per i diritti umani e
civili, è da sempre impegnata a difendere la libertà, la
giustizia e la dignità di ogni individuo". L'ordine del giorno
richiama "la grave situazione dei diritti umani in Venezuela",
dove oltre ad Alberto Trentini risultano detenuti altri
cittadini italo-venezuelani.
L'altro ordine del giorno, a prima firma della consigliera
del Pd Nadia Conticelli, impegna la giunta regionale "ad
attivarsi presso il presidente del Consiglio e il ministero
degli Esteri per sostenere iniziative affinché tutti i diritti
processuali e di detenzione siano garantiti a Trentini". Oltre
che a "sostenere le iniziative del territorio e a organizzarne
di proprie per sensibilizzare l'opinione pubblica e il governo
affinché il caso di Trentini sia sempre più chiaro all'opinione
pubblica, raccogliendo così l'invito della madre di Trentini,
Armanda Colusso che chiede di essere in tanti, istituzioni
comprese, a pronunciare ad alta voce 'fate presto a liberare
Alberto e farlo tornare a casa della sua famiglia'", conclude il
documento.
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9 ore fa
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