Chivu: "Devo trasmettere le mie idee a quelli che ho. Dura cambiare abitudini radicate da anni"

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Il tecnico dell'Inter commenta così la sconfitta con l'Udinese: "È diventata una gara da 'vediamo cosa succede' con quattro punte... ci vogliono motivazioni più forti"

Gregorio Spigno

Giornalista

31 agosto - 23:48 - MILANO

E chi l'avrebbe mai detto, che il primo tonfo in Serie A di Cristian Chivu sulla panchina dell'Inter sarebbe arrivato a San Siro contro un'Udinese profondamente rivoluzionata dal mercato? Eppure, questo è. Dopo il netto 5-0 a favore con cui il tecnico rumeno aveva esordito, ad una settimana di distanza arriva un 1-2 che stupisce. Ma quale sarà la reale versione dell'Inter? "Serve ritrovare la motivazione, l'entusiasmo, la voglia di far bene di qualche giorno fa. Oggi abbiamo avuto fatica nel creare gioco, siamo stati leziosi e non abbiamo cercato la superiorità. Tutti aspetti che imbruttiscono le partite. E l'episodio del rigore ci ha creato qualche danno a livello mentale. Non bisogna avere la frenesia che ho visto oggi, perché così perdi palle e contrasti. Invece è diventata una gara da 'vediamo cosa succede' con quattro punte e abbiamo provato ad aprirli anche con Pio per sfruttare struttura e cross, Solet e Kristensen hanno fatto nella loro area un grande lavoro". 

reazione

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Però l'Inter nella ripresa un segnale di reazione l'ha dato: "Di rabbia abbiamo creato qualcosa in più, ma non è bastato". E sul mercato... "Devo realizzare le mie idee con quelli che ho, altre soluzioni non ce ne sono. Ma bisogna specchiarsi meno e giocare più in verticale: non è semplice, i ragazzi vengono da anni di abitudini che non si cancellano in una settimana. La responsabilità è mia, ma bisogna trovare qualche stimolo in più. Non siamo più scarsi dopo la prima giornata e siamo sempre un cantiere aperto. Bisogna trovare la motivazione giusta e lavorare sodo, il campionato è lungo".

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