Nei laboratori dell'Università di
Padova è in corso la ricostruzione, osso per osso, dello
scheletro della balenottera comune spiaggiata l'estate scorsa a
Muggia (Trieste). Ad aggiornare l'iter che permetterà di
conservare ciò che resta dell'animale è l'Area Marina Protetta
di Miramare, che ha recuperato la carcassa.
Il lavoro è documentato da un reportage video-fotografico che
segue le fasi della ricostruzione dello scheletro, in vista
della sua prima e parziale esposizione nell'ambito della regata
Barcolana, a Trieste, il prossimo ottobre.
"Il primo step - spiega la nota diffusa dall'Area Marina - è
la pulizia delle ossa con idropulitrice, per eliminare i residui
organici e riportare i reperti al loro stato naturale (il colore
bianco è il colore naturale delle ossa: non è stata utilizzata
candeggina o liquidi sbiancanti)".
Dopo il recupero, la carcassa era stata affondata per un
periodo e di recente è stata recuperata. Poi le ossa vengono
censite per comprendere se i resti sono completi e cosa
eventualmente dovrà essere ricostruito con una stampante 3D. Lo
scheletro della balenottera comune diventerà non solo
testimonianza di una presenza straordinaria, ma anche strumento
di ricerca scientifica e di crescita culturale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA