Hojlund, il Milan accelera: obbligo di riscatto per staccare il Napoli. Così l'affare può sbloccarsi

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Il Diavolo offre l’acquisto definitivo dell'attaccante al Manchester United al verificarsi di determinate condizioni

A. Gozzini e M. Guidi

20 agosto - 00:33 - MILANO

L’ultimo Milan campione aveva in squadra un danese e un fuoriclasse di 39 anni. Con Simon Kjaer, capitano della Danimarca, e il saggio Ibra i rossoneri riemersero da stagioni senza gloria conquistando lo scudetto del 2022. Il Milan di oggi ha necessità di riscattare l’ottavo posto della scorsa stagione, motivo per cui ha scelto di affidarsi a Luka Modric, nato il 9 settembre 1985, talento senza età. E ora ha deciso di accelerare per Rasmus Hojlund, attaccante del Manchester United nato ventidue anni fa a Copenaghen. 

i nuovi termini

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Senza più Abraham, Camarda e Jovic, centravanti di scorta della passata stagione, il Milan ha l’obbligo di riempire l’area di nuovi gol. Obbligo è la parola chiave anche dell’affare Hojlund: il prestito con obbligo di riscatto condizionato a certi traguardi è la nuova formula che potrà mettere d’accordo tutte le parti. Milan e United lo sono già, l’attaccante era meno convinto: intendeva lasciare l’Inghilterra una volta per tutte, e non perché Manchester gli sia ostile, anzi, ma per potersi concentrare completamente su una nuova avventura. Il momento della carriera è troppo delicato per non avere certezze: dopo la stagione rivelazione in Austria (il 2022 con lo Sturm Graz) e l’effetto dirompente in Serie A con l’Atalanta, Hojlund era stato ceduto in Premier per 80 milioni complessivi, 70 di parte fissa e 10 di bonus legati al rendimento. Difficilmente si saranno attivati: il danese ha giocato 95 partite con i Diavoli rossi e segnato 26 gol, 10 nel primo campionato inglese e solo 4 in quello appena concluso. Altri 6 in Europa League, 5 in Champions e uno in Fa Cup, serviti alla squadra per conquistare una Coppa d’Inghilterra nel 2023-2024 e appena il quindicesimo posto nella classifica dell’ultima stagione. Un’esperienza non esattamente felice, sia a livello personale che di squadra. 

nuova esperienza

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Ecco perché, come il Milan, il club inglese ha investito sul pronto riscatto. Soprattutto davanti: ha ingaggiato Sesko a 85 milioni dal Lipsia, Mbeumo per 75 dal Brentford e Cunha per poco di meno dal Wolverhampton. Hojlund, talento a cui non manca l’autostima, ha creduto di potersi comunque giocare il posto almeno fino all’esclusione dai convocati per la sfida all’Arsenal. In quel momento anche le sue convinzioni hanno vacillato. Ecco che l’idea di rimettersi in mostra a San Siro, con la certezza che l’impegno in rossonero possa obbligatoriamente trasformarlo nell’attaccate del Milan del futuro, ha il suo fascino. Messo così l’affare può soddisfare anche le esigenze dell’attaccante, mentre Milan e United possono ridefinire i contorni della trattativa. I contatti tra le società e tra i rossoneri e lo staff di Hojlund sono costanti e previsti anche per la giornata di oggi. L’intesa potrà essere raggiunta sulla base del prestito oneroso con obbligo di riscatto, per arrivare a 40 milioni totali, la cifra che lo United chiede per necessità di bilancio. Quota che i rossoneri possono coprire: del resto, se Hojlund in campo si rivelerà prezioso, tornerà a esserlo anche sul mercato. Il Milan a quel punto potrebbe aver fatto un vero affare. 

alternativa

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Nel farlo avrebbe scavalcato anche la concorrenza italiana del Napoli, iscritto alla corsa dopo l’infortunio di Lukaku. Un evento che può aver spinto il Milan a premere sull’acceleratore: i rossoneri erano scesi in pista per primi e non potevano subire un clamoroso sorpasso. Così, ecco lo sprint che ora fa intravedere il traguardo. La speranza del club è quella di definire l’ultimo colpo - con il nuovo attaccante il mercato in entrata sarà di fatto concluso - già in settimana, in modo da offrire ad Allegri un attaccante in più per la gara contro la Cremonese. Resterebbe altrimenti un’altra settimana di trattative: se Hojlund è il piano A, Vlahovic è l’opzione B. Dusan richiederebbe più tempo arrivando nei giorni conclusivi del mercato: la Juve è a sua volta impegnata in altri affari, la cessione del serbo richiederà un focus dedicato. L’insermento nel gioco di Max sarebbe invece immediato dopo la comune esperienza bianconera. Un attaccante arriverà, questa è la certezza. Presto avrà anche un identikit definito.

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