Tra campionato e Coppa Italia il tecnico rossonero farà rotazioni in base alla necessità di "nascondersi" un po' e le esigenze fisiche. E per Roma attenzione alla maglia da centravanti...
La necessità di camuffarsi nell'ultima uscita prima di una finale ci sarebbe a prescindere. Figurarsi nel caso in cui l'avversario è lo stesso in entrambe le partite. Anche se siamo nell'era digitale, dove il flusso di informazioni sulle squadre da affrontare è costante e abbondante, e dove i match analyst sfornano relazioni sempre più dettagliate, un po' di turnover vecchia maniera non guasta affatto. In parte per non svelare troppi dettagli tattici nel primo round e in parte ovviamente per adottare le rotazioni migliori in chiave atletica. Insomma: i due Milan-Bologna si preannunciano come due partite decisamente diverse. Di base, il Milan ha un vantaggio: a differenza del Bologna, dal campionato - a meno di improbabili miracoli - non ha più nulla da chiedere. I rossoblù invece sono in piena corsa per un posto in Champions. Ciò significa che Conceiçao avrà più libertà di "camuffamento", non essendo legato a esigenze pressanti di classifica.
in campionato
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A San Siro non vedremo comunque una squadra del tutto snaturata. Facile, però, immaginare che sarà utilizzato lo stesso sistema di gioco da riproporre poi a Roma. Ovvero il 3-4-3 - declinato inizialmente in 3-4-2-1 a Genova - in voga da cinque partite nelle quali il Milan ha vinto quattro volte (una sconfitta) incassando soltanto due gol. Ci sono dei punti fermi, in questa impalcatura. Ma i ballottaggi potenziali sono in numero superiore. In difesa al massimo potrebbe cambiare un uomo. Pavlovic ci sarà, Gabbia è (lontanamente) insidiato da Thiaw e Tomori da Walker. Sulle fasce, a sinistra - come spesso accade - verranno chiesti gli straordinari a Theo, mentre a destra Jimenez non è sicuro di una maglia: occhio a Musah. In mezzo non ci sarà Fofana, che ha male a un piede ed è atteso al rientro a Roma. Difficile rinunciare a Reijnders, possibile vedere Loftus-Cheek al suo fianco come a Genova, dopo l'uscita di scena di Fofana. Davanti, con Leao squalificato, è lecito attendersi il ritorno dal primo minuto di Joao Felix (ultima da titolare il 30 marzo a Napoli). A destra la logica porterebbe a Pulisic, che però avrebbe con tutta evidenza necessità di ricaricare un po' le pile: l'alternativa - con Sottil fermo ai box - è Chukwueze che, diciamo, non è esattamente al centro dei pensieri di Conceiçao. Mai partito titolare con Sergio in panchina. E attenzione al centro dell'attacco: sono in salita le quotazioni di Gimenez, dopo il buon ingresso al Ferraris.
in coppa italia
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La suggestione più intrigante in vista dell'Olimpico riguarda proprio il nome del centravanti. Se fino a qualche giorno fa, con Abrahm infortunato e Gimenez fuori dai radar, Jovic pareva certo di non avere concorrenza, ora le quotazioni sono un po' cambiate anche perché il serbo - per quanto reduce da problemi alla schiena - a Genova ha giocato male. Se Abraham in questi giorni si dimostrasse pronto dal punto di vista fisico e Gimenez ribadisse cose interessanti anche venerdì sera, beh, si prospetterebbe una situazione da monitorare con molta attenzione. Di base, in vista della finale, Conceiçao non dovrebbe avere più di due dubbi. Oltre a quello sul centravanti, si potrebbe aggiungere un ballottaggio Tomori-Walker, con il primo che però rimane favorito per una logica di continuità. Se alla fine la spuntasse l'ex City, sarebbe solo per una questione di esperienza dovuta ad anagrafe e palmarès, alla piacevole abitudine a giocare finali. Per il resto, dubbi quasi inesistenti: in difesa Gabbia e Pavlovic, sulle fasce Jimenez e Theo, al centro il recuperato Fofana e Reijnders, esterni alti Pulisic e Leao. Non resta che attendere le prove generali al Meazza per svelare la percentuale di camuffamento.