Banche alla prova dei conti, si stima trimestre positivo

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Le banche si preparano a svelare i risultati del terzo trimestre dell'anno, con gli analisti che vendono risultati in crescita nonostante il calo dei tassi d'interesse da parte delle banche centrali. Il settore italiano resta sotto i riflettori con gli interventi previsti in Manovra.

In Europa, il taglio dei tassi di interesse ed il rischio di un aumento delle perdite su crediti non hanno ancora influito sulle stime dei conti. A compensare le aspettative di un calo del margine di interesse netto, ci sono i ricavi da commissioni, "sostenuti dal rialzo dei mercati azionari", spiegano gli analisti di Bloomberg Intelligence. Un quadro che ha alimentato un modesto aumento delle previsioni di ricavi per il 2025 e per il 2026. In Italia il settore bancario resta solido, con gli analisti di Barclays che ritengono "interessanti" i rendimenti dei dividendi e le ampie riserve di capitale. A ricordare lo stato di salute del settore è il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, mentre si discute ancora del contributo delle banche alla Manovra. Quando ci sono stati anni di "enormi perdite la generalità del mondo bancario italiano è ricorso a proprie risorse", afferma Patuelli.

A dare il calcio d'inizio alle trimestrali bancarie è stata Unicredit. La banca guidata da Andrea Orcel ha messo a segno un nuovo record con un utile che nel terzo trimestre, il 19/mo di crescita, ha battuto le attese con 2,6 miliardi di euro. Mentre nei nove mesi ha registrato una crescita del 13% a 8,7 miliardi con il traino del trading, dei maggiori dividendi che derivano dagli investimenti strategici e dai costi e accantonamenti per crediti inesigibili inferiori alle attese. La settimana prossima toccherà a Intesa Sanpaolo con gli analisti di Bloomberg che vedono risultati in crescita e un utile del terzo trimestre di 2,32 miliardi di euro. Nella prima settimana di novembre, invece, arriveranno le trimestrali di Mps, Banco Bpm, Bper, Popolare di Sondrio e Credem. La presentazione dei risultati finanziari, attesi tutti in crescita, potrebbe essere l'occasione per i banchieri anche di fare il punto su eventuali sviluppi sul fronte del risiko e sul tema del contributo alla Manovra. "Non credo" che le banche 'scaricheranno' le maggiori "tasse e contributi previsti dalla Manovra sui costi dei conti correnti", sottolinea il presidente dell'Abi.

Sul fronte bancario non è tutto. Mancano ormai tre giorni per l'assemblea di Mediobanca durante la quale si darà il via libera alla nuova era di Piazzetta Cuccia, dopo la scalata messa a segno da Monte dei Paschi di Siena che ora detiene l'86,35% del capitale. Tra i punti all'ordine del giorno c'è la nomina del nuovo consiglio d'amministrazione e la composizione dei comitati endoconsiliari. Nelle settimane scorse Mps ha depositato l'unica lista di candidati per il consiglio di amministrazione di Mediobanca, con la raccomandazione di nominare come presidente Vittorio Grilli e come amministratore delegato Alessandro Melzi d'Eril.

La lista dei nomi per il nuovo Cda di Mediobanca include anche l'ad di Italgas, Paolo Gallo; l'ex ad di Sky Italia e consigliere di Essilorluxottica, Andrea Zappia; Tiziana Togna, Federica Minozzi, Massimo Lapucci, Ines Gandini, Sandro Panizza e Matteo Masoni. Completano le candidature due donne manager di Mps, che garantiranno il raccordo con il Monte e il rispetto degli equilibri di genere. Si tratta di Donatella Vernisi e di Silvia Fissi.    

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