Indagine partita da un flusso di scommesse anomale. Il fischietto al centro di tutto era attivo in Primavera, Primavera 2 e Serie C
Il sistema era semplice quanto efficace. Un arbitro della sezione di Reggio Calabria agganciava altri colleghi e li corrompeva con compensi fino a 10 mila euro, questi in campo facevano in modo che le partite si concludessero sempre con un certo numero di gol per favorire le giocate sull'Over. Sarebbe andata avanti così chissà per quanto, se non fosse stato per un flusso anomalo di scommesse relative a una partita del campionato Primavera, che ha attirato l'attenzione dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. L'Adm ha segnalato tutto alla Procura di Reggio Calabria, che ha avviato l'indagine.
arresti domiciliari
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Stamattina Carabinieri e Guardia di Finanza hanno eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di cinque persone - l'operazione "Penalty" - con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. L'arbitro al centro del sistema è attivo in Primavera, Primavera 2 e Serie C. Nonostante sia stato sospeso dalla giustizia sportiva, era riuscito a trovare il modo per coinvolgere altri direttori di gara, che concedevano numerosi rigori o espulsioni senza motivo, favorendo le squadre che offrivano quote più vantaggiose. Gli altri complici, in questo modo, potevano eseguire le puntate per ottenere enormi ritorni economici. Secondo le indagini, a finanziare questo sistema sarebbero stati due imprenditori toscani - padre e figlio - titolari di un'agenzia di scommesse a Sesto Fiorentino, che sono stati già arrestati. Le giocate sarebbero state raccolte anche attraverso piattaforme estere prive di autorizzazione.









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