Ceduto per 10 milioni al Bruges l'estate scorsa, il gioiellino nerazzurro viene costantemente monitorato dalla dirigenza interista. Due le clausole di riacquisto che Marotta e Ausilio avevano imposto a luglio scorso
Contro il Barcellona in Champions League sembrava nel giardinetto di casa: pienamente a suo agio, aggressivo, prezioso, a tratti persino dominante su un gigante come il centrocampista blaugrana Frenkie de Jong. Ma non è certo la prima volta che Aleksandar Stankovic, il più giovane dei tre figli di Dejan, si prende la scena. Lo scorso anno - il primo tra i professionisti - ha vissuto una stagione da protagonista assoluto in Svizzera mettendo a referto ben 40 presenze con il Lucerna, e quest'anno (decisamente in meno tempo) è già riuscito a superarsi. Merito della scelta estiva, sua e dell'Inter: un altro anno lontano da Milano, una plusvalenza assicurata - ceduto a 10 milioni - e un ritorno alla base pressoché scontato. Perché dal 1° luglio prossimo il club nerazzurro potrà liberamente scegliere di riacquistare Stankovic Jr sborsando 23 milioni di euro. Praticamente, al Bruges verserebbe un cospicuo premio di valorizzazione del giocatore che in totale si attesterebbe a 13 milioni. Non solo: se l'Inter decidesse di lasciare Aleks in Belgio anche nella stagione successiva, potrebbe sempre riportarlo a Milano nell'estate del 2027, ma a 25 milioni (-15). Ecco perché è probabile che decida di farlo in anticipo risparmiandosi un paio di milioni "gratuiti".
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Il disegno della società, dunque, è chiaro: vai, cresci un paio d'anni, torni. E possibilmente ti prendi l'Inter. Esattamente come fatto da Pio Esposito nel biennio alla Spezia, esattamente come sta facendo Stankovic jr tra Lucerna e Bruges. Così l'operazione-abbattimento dell'età media proseguirebbe alla grande, per di più rafforzando un gruppo di ragazzi che nell'Inter (di Chivu, anche se non tutti) è cresciuta dalla Primavera fino a conquistarsi la prima squadra: Dimarco, Pio Esposito, quasi sicuramente Aleksandar Stankovic e ipoteticamente anche Valentin Carboni. E il ritorno del centrocampista del Bruges farebbe parecchio comodo non solo per questioni di cuore (e di liste), ma pure di campo: a fine stagione andrà rivalutata la posizione di Calhanoglu, che dopo i malumori della scorsa estate è rimasto e ha pure ritrovato entusiasmo, ma chissà che la voglia di Turchia non possa manifestarsi di nuovo. E Stankovic, di ruolo, fa proprio quello che fa Calha. Le prestazioni super di Deki Jr hanno acceso i fari di Tottenham e Newcastle, che almeno per il momento possono restare lì, in stanby. Comunque vada, per l'Inter, sarà un successo: sia in caso di ritorno, sia in caso di cessione definitiva. A peso d'oro.










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