A luglio il traffico aereo in Europa
supera i livelli pre-Covid, con il numero di voli che risulta in
aumento del +1% rispetto ai dati del 2019. Tuttavia rimangono
ancora elevati ritardi e disservizi ai danni dei passeggeri. In
media a luglio 3 voli su 10 sono atterrati in ritardo rispetto
all'orario previsto. Lo afferma la società specializzata
RimborsoAlVolo che ha rielaborato i dati ufficiali di
Eurocontrol, agenzia che monitora il traffico aereo a livello
europeo. Nella prima settimana di luglio dagli scali europei
sono partiti 34.860 voli giornalieri, in aumento dell'1%
rispetto al 2024, numero salito a 35.565 voli giornalieri nella
seconda settimana di luglio, in aumento del +3% rispetto al 2024
e del +1% rispetto ai livelli pre-pandemici del 2019 - spiega
RimborsoAlVolo - Nella prima metà di luglio, tuttavia, nei cieli
europei si sono registrati complessivamente 2.386.240 minuti di
ritardo dovuti alla gestione del flusso del traffico aereo, in
media 5,8 minuti per volo nella prima settimana del mese, quasi
4 minuti nella seconda. Gli aeroporti della Francia hanno
concentrato il 41% di tutti i ritardi nella rete, a causa di
problemi di capacità e di personale, quelli spagnoli il 16% del
totale, determinati dall'elevata domanda e da condizioni meteo
avverse, gli aeroporti tedeschi il 9% di tutti i ritardi nella
rete. Analizzando la puntualità delle partenze presso gli scali
più trafficati della rete si scopre che le migliori performance
sono quelle degli aeroporti di Oslo (80% dei voli puntuali),
Copenhagen (76%), London Heathrow (75%) - rivela RimborsoAlVolo
- Al contrario gli scali peggiori in termini di puntualità alle
partenze sono Lisbona (40% dei voli in orario), Palma de
Mallorca (45%) e Roma Fiumicino (48%).
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