Abodi, il bilancio dei primi tre anni: “Allo sport 2,6 miliardi, mai successo in Italia”

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Il Ministro per lo Sport e i Giovani a Corviale tra passato e futuro: “Siamo al servizio della comunità. Spero di aver migliorato le cose e che chi verrà dopo di noi dia continuità al mio lavoro”

Elisabetta Esposito

Giornalista

12 novembre - 12:32 - ROMA

Ha scelto il Campo dei Miracoli di Corviale per fare il punto sui suoi primi tre anni da ministro e presentare nuovi progetti sempre volti a uno sport sempre più accessibile e inclusivo. Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani, racconta numeri importanti: 2,6 miliardi stanziati solo per lo sport (“In tre anni non era mai successo nella storia di questo Paese, così come il miliardo e 100 per le politiche giovanili”), 1,6 per l’impiantistica, 287 milioni per le periferie, 180 milioni per la rigenerazione urbana di aree di condivisione sociale per otto nuove “Caivano”, 878 milioni per i grandi eventi sportivi. Un quadro ampio - a cui si accostano tutte le iniziative e gli investimenti per i giovani - di cui oggi Abodi, nell’anniversario del decreto che lo investiva ufficialmente del suo nuovo ruolo, va molto fiero: “Eravamo partiti con un insieme di strumenti poco in sintonia, adesso siamo un’orchestra, di cui faccio parte anche io, che fa ascoltare una bella melodia. Forse prima mancava uno spartito, ora si suona insieme, di concerto appunto. Abbiamo gestito le diversità e valorizzato le cose che ci uniscono, sempre con grande rispetto. Siamo al servizio della comunità, in particolare nelle scuole e nei luoghi del disagio, e in questi anni abbiamo sempre lavorato per aiutarla, anche cambiando la narrazione. C’è altro oltre i numeri, c’è un gruppo che ha voluto cambiare le cose, senza arrendersi ancora prima di provarci. E ci sono soprattutto i cittadini. L’obiettivo è lasciare qualcosa di migliore rispetto a quello che avevamo trovato, spero che chi verrà dopo di noi possa dare continuità al nostro lavoro, che sapevamo già di non poter completare interamente”. 

crescita

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All’appuntamento era presente anche il presidente di Sport e Salute Marco Mezzaroma: “Fare squadra è la formula vincente e sta dando risultati concreti, come il calo della sedentarietà". E Beniamino Quintieri, presidente dell’Istituto del Credito sportivo e culturale: “Svolgiamo un ruolo rilevante dal punto di vista sociale, sostenendo investimenti in settori che hanno basso rendimento economico. Veniamo da 3 anni di crescita (30%), abbiamo finanziato 1200 strutture sportive investendo un miliardo di euro. La crescita è stata del 30%”.

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