Al Bentegodi questa sera Zanetti e Nicola vogliono uscire dalla zona calda. Senza Piccoli e Tengstedt puntano sui suggeritori Suslov e Viola
"Ora dobbiamo completare l’opera". È quello che dicono alla vigilia sia Paolo Zanetti che Davide Nicola. Con le sconfitte di ieri di Venezia e Empoli, il Verona e il Cagliari hanno un ampio margine sulla zona retrocessione: +7 i gialloblù, +5 i sardi. E stasera intendono entrambi ampliarlo. Perché poi a 4 turni dal termine del campionato "avremo più di metà salvezza in tasca", spiega Zanetti. "Vogliamo ottenere il massimo da questa gara, e in generale da qui alla fine del campionato", di rimando Nicola.
Vincere
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E allora si vedrà stasera al Bentegodi se davvero le due squadre giocheranno per vincere. Perché di recente a entrambe è riuscito di rado. Per il Verona una sola vittoria nelle ultime 7 partite e per i sardi un solo successo addirittura nelle ultime 9 gare. In casa poi i veneti non vincono dal 23 febbraio, 3 gare; in assoluto invece da Udine, a metà marzo, e gli ultimi 4 match con un solo gol segnato, con lo svedese Amin Sarr al Torino. Il Cagliari fuori non passa addirittura dai primi di gennaio, a Monza, con 3 punti poi raccolti in 7 incontri. Però negli scontri diretti poi ha battuto Lecce e Parma in casa. Ultimo dato interessante: il Verona ha la peggiore difesa della A con 60 gol subiti, ma fra le ultime 8 squadre del campionato è quella che ha vinto di più, ben 9 gare.
In riserva
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Mister Zanetti però è positivo: "Solo Dawidowicz è fermo, nulla di grave. Ci sarà col Lecce l’11 maggio mentre Tengstedt tornerà a San Siro con l’Inter la prossima". E questo è molto importante perché la punta danese è il bomber del club con 6 centri e manca da fine marzo. Spazio quindi agli attacchi di riserva. Sia fra i veneti con Sarr e il colombiano Mosquera (5 gol finora), che fra i sardi dove Piccoli è squalificato e largo quindi a Pavoletti, 36enne eroe della promozione due anni fa, quest’anno un solo gol in A, inutile, nel ko a Venezia. "Sono contento di dare spazio a chi sinora ne ha avuto poco. Uno su tutti: Pavoletti – ha detto Nicola -. Una persona che apprezzo molto, al di là dell’atleta. Ha permesso la crescita della squadra. Di lui mi fido ciecamente". Dovrà dargli una mano Nicolas Viola, il più tecnico dei rossoblù, 35 anni, 3 centri in stagione in A, sempre decisivi con Monza, Genoa e Toro.
Ritorni
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"Rientrano in via definitiva Serdar, Suslov e Niasse, ma abbiamo giocatori che in mezzo al campo hanno fatto molto bene - ha aggiunto Zanetti -. Ho le idee chiare. E rispetto ad altre volte ora ho cambi strutturati, quindi soprattutto a centrocampo ora siamo coperti, cosa che non eravamo in passato". Lo slovacco Suslov è tornato una mezzoretta a Roma dopo il ko in nazionale del ct Calzona a marzo; la scorsa stagione firmò 3 centri, tutti utili, e ben 5 assist, quest’anno nemmeno uno. Dovrà essere lui il suggeritore per Sarr-Mosquera. Anche il tedesco ex Hertha Serdar dovrebbe tornare titolare dopo quasi 3 mesi e una mezzora all’Olimpico. C’è da completare l’opera.